Torte per le grandi occasioni Archives - Mangio quindi Sono Cibo per il corpo, per gli occhi, per Sat, 11 May 2024 15:38:33 +0000 it-IT hourly 1 https://www.mangioquindisono.it/wp-content/uploads/2024/03/cropped-Untitled-design-7-32x32.png Torte per le grandi occasioni Archives - Mangio quindi Sono 32 32 Bundt cake al miso, caramello e tahina |10 anni di MQS https://www.mangioquindisono.it/bundt-cake-al-miso-caramello-e-tahina-10-anni-di-mqs/ Sat, 11 May 2024 15:38:32 +0000 https://www.mangioquindisono.it/?p=12056 The post Bundt cake al miso, caramello e tahina |10 anni di MQS appeared first on Mangio quindi Sono.

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Per festeggiare 10 anni di vita di MangioQuindiSono: una bundt cake al miso, caramello alla salvia e pepe di sichuan con glassa alla tahina e qualche riflessione sul mondo online e i social di oggi

bundt cake al miso con caramello alla salvia e pepe di sichuan e glassa alla tahine

10 anni di mangio quindi sono, cosa hanno significato per me

Un anniversario dolce amaro, e qualche riflessione sul mondo (DEI SOCIAL E NON) di oggi

Dieci anni fa, senza troppe aspettative, senza troppo rumore e senza sapere cosa stavo (stavamo) facendo, Mangio Quindi Sono andava online, con le prime cinque ricette.  Difficile riassumere questi dieci anni in un solo post, soprattutto senza risultare melensa o ancor peggio superficiale, ma penso sia l'occasione giusta per fare qualche riflessione più personale del solito, sì quelle premesse inutili di cui  i lettori dei blog di cucina si lamentano sempre, se non vi va di leggermi c'è il pulsante "vai alla ricetta" per andare subito alla torta

(Premessa amara)

Ho riflettuto a lungo se pubblicare qualcosa oggi o meno, e non vi nascondo che anche adesso mentre scrivo queste parole sono molto dubbiosa che abbiano un senso, per me, ma soprattutto per voi.  Essere blogger un volta forse aveva senso (sebbene, ammettiamolo, il termine food blogger anche una volta suscitava quello sdegno oggi riservato al termine influencer, ora invece è completamente svuotato di significato, manco lo sdegno merita più) oggigiorno è un termine vetusto, come myspace e sms, una di quelle parole che immediatamente tradisce solo l'età di chi la distribuisce, non certo una qualche autorithy.  Io non mi sono mai definita blogger, nemmeno agli inizi (anzi il mio amico Luca, a cui devo l'inizio di questo mio progetto, mi  affibbiò il termine di Food Advisor che tanto mi piaceva), poi negli anni,  nel combattere per rendere fonte di reddito oltre che di vana gloria queste pagine e le competenze che volente o nolente avevo iniziato ad acquisire e perfezionare, ho iniziato a definirmi fotografa di food; un po' perché questo c'è scritto sulla visura di apertura della partita Iva nel 2018 (anzi "Altre attività di ripresa fotografica") e un po', diciamocelo, anche perché così a cena la gente mostrava nello sguardo un vago cenno di comprensione.  Non è comunque un termine che mi identifica del tutto perché sebbene mi consideri una discreta fotografa so di essere un'eccellente stylist, cioè la figura professionale che non solo "fotografa" la scena ma la allestisce.  Ma anche qui, non so, a me sta stretta questa cosa, forse perché non lavoro quasi mai come stylist pura, e mi sembra restrittivo e forse  perché sento che non include le mattinate in cui passo quattro ore e capire cosa dica l'EFSA sulla dose giornaliera ammissibile e sul profilo di sicurezza del glutammato aggiunto.

La verità è che tanto di quello che faccio oggi e facevo soprattutto fino all'altro ieri ha a che fare con i social, Instagram, Facebook e Pinterest ma anche Telegram e dio non  voglia tiktok. Nel 2021 mi hanno incluso in un articolo su Forbes nei 10 migliori micro food influencer Italiani - prendi e porta a casa con gratitudine, ovviamente - ma questa parola non l'ho mai percepita molto calzante. L'idea di comportarmi e agire in modo da indurre qualcuno ad aspirare alla mia vita mi ha sempre annichilito, non per qualche superiorità morale rispetto a chi ha fatto dell'inspirational porn il proprio lavoro, bensì proprio per un'incompatibilità pratica, chi mai sarebbe così folle a voler essere me?

Ci ho messo un po' a capire il mio posto online su instagram perché ho sempre riufiutato il diktat morale imperversante del marketing "ci devi mettere la faccia!" un ricatto emotivo a cui io non voglio cedere, come dicevo tempo fa nelle mie stories ig. Io la mia faccia non la voglio mettere, prima di tutto perché ho due occhiaie da paura, ma soprattutto perché nella mia scala personale di valori c'è prepotente il fatto che quello che conta dovrebbe essere quello che dico, quello che scrivo e soprattutto quello che faccio, non la faccia che ho quando lo dico, lo scrivo e lo faccio.  Ed è un autogol importante, me ne rendo conto benissimo, ma è anche importante per me, una sorta di ribellione silenziosa a questa società in cui l'apparire conta più dell'essere.

Mi ribello a questa ossessione per il contenitore: i miei contenuti parlano per me non sono io a parlare per loro

D'altra parte I'm a millennial, ovviamente ho amato con tutte le mie forze Instagram, sia da fruitrice che da creatrice e fino a un paio di anni fa, pur con numeri piccoli e risultati modesti, mi cimentavo sempre con entusiasmo sulla piattaforma.  Non era un luogo di rivalità e paragoni o standard estetici impossibili  (o almeno, non più del mondo reale) ma un mondo di bellezza, di ispirazione, e tutta l'invidia che ho provato negli anni nei confronti di colleghi molto più bravi di me, era invidia positiva, anzi propositiva, che mi fomentava a migliorare e imparare, a fare meglio.

bundt cake al miso con caramello alla salvia e pepe di sichuan e glassa alla tahine

Negli anni della pandemia instagram è stato un luogo difficile e bellissimo contemporaneamente, in cui si è riversata tutta la pressione collettiva a cui eravamo sottoposti, ma è stato anche dove ho iniziato a imparare cosa fosse il femminismo intersezionale, la body  neutrality e la fat liberation, a guardare per la prima volta il razzismo visto da chi lo subisce quotidianamente e sistemicamente. Insomma a me instagram piaceva.

Poi è arrivato tik tok. E dunque i reel. E qualcosa ha iniziato incrinarsi. 

Non si è capito bene come, ci siamo ritrovati sommersi di video fatti con smartphone, sfocati, con luci sparate, cibo gettato sul piano di lavoro, rumori di gente che deglutisce vistosamente e si spercola in gesti inconsulti per dimostrarti quanto è fottutamente delizioso il burger di ceci semicrudo che ti ha preparato davanti e narrato in voce pornosoft. Insomma gli stessi colleghi che io invidiavo positivamente e ammiravo per le foto assurdamente meravigliose che pubblicavano prima hanno iniziato a pubblicare questi video, o a vendere corsi su come diventare virali con reel con le alte luci completamente bruciate di drink appena appena commestibili. 

E le mie foto colorate e preziose, le mie ricette curate e piene di umami, hanno perso sempre più rilevanza, tant'è che oggi io ho un rigetto nell'atto di pubblicare un video che a me ha richiesto 20 ore di lavoro e raggiungerà forse l'1% delle persone che si sono dette interessate a quello che faccio tanto da seguirmi. Un malessere quasi fisico. A volte penso che preferirei non pubblicare niente e tenere tutto per me.  A volte devo impostare un blocco nel we sull'uso di Ig e Thread perché mi rendo conto che starci sopra non migliora la mia salute mentale. Ora ho circa 25000 follower, decine di migliaia di scatti alle spalle, decine di clienti, eppure le mie foto raggiungono lo stesso numero di persone a cui arrivavano quando scattavo foto sfocate e avevo 2000 follower. Ho letto (su thread, e non mi sfugge l'incongruenza di ciò, sia chiaro) che noi millennial siamo come in burnout da social, siamo passati da myspace a tik tok in un vortice di produttività costretta per cui ora vogliamo solo vedere le cose che pubblicano i nostri amici e essere lasciati in pace. Ok burnout è forse una parola forte (anche se in inglese ha meno impatto straniante e un senso più ampio) ma insomma vi capisco se volete le foto delle vacanze della vostra migliore amica e non le mie foto di noodle. In un modo o nell'altro, forse erano i social la vera bolla, non bitcoin. 

Intendiamoci io lo so che sono first world problem:

Il mondo va letteralmente a fuoco, questi primi 4 mesi sono stati i più caldi degli ultimi 30 anni, c'è un aberrante genocidio in corso, una guerra dietro casa nostra e tante altre più lontane, ci sono stati 88 femminicidi da inizio anno in Italia, l'inflazione l'anno scorso stava oltre al 5%, le donne preferiscono gli orsi agli uomini sconosciuti, a Milano il prezzo degli affitti sembra un strozzinaggio legalizzato; elenco non esaustivo e esauriente delle brutture in corso di cui non parlo non perché non sia interessata o coinvolta ma perché se parlo mi arrestano da tanta rabbia e dolore ho in corpo da buttare fuori. Ma ecco, insomma non facciamo benaltrismo perché siamo sempre più ricchi e fortunati di qualcuno e meno ricchi e fortunati di qualcun altro. È appunto un mondo in fiamme, in ogni ambito. 

Mi sto rattristando da sola, lo ammetto, per cui adesso cambio tono. Volevo però scrivere da qualche parte queste mie difficoltà, questi miei pensieri cupi su cui rimugino ormai da mesi e che finora non mi sono mai sembrati sufficientemente rilevanti da essere condivisi. Anche solo per lasciarne traccia futura. 

Ha senso ancora continuare ad avere un blog?  Non so, spesso penso di no, d'altra parte anche il Post in un articolo anatomicamente titolato "la fine dei siti internet" che non ho voluto finire di leggere per evitare di prendermi male, si interrogava sul senso del concetto di sito internet quando piattaforme e app la fanno da padrone. Forse avrebbe più senso una newsletter, quelle sì che ora spingono molto, tutti ne hanno una, ne seguo alcune di più o meno appassionanti, ma la verità è che è un mezzo troppo poco approfondito per come vedo io la comunicazione. Ok non è come un tiktok da 7 secondi, ma cavoli io voglio essere una pagina di wikipedia di 20k caratteri con tanto di bibliografia e hyperlink. E poi non so, non scrivo sufficientemente bene e in modo sufficientemente interessante per un mezzo che punta tutto su quello. Io sono un libro in cui si guardano più che altro le figure. 

bundt cake al miso con caramello alla salvia e pepe di sichuan e glassa alla tahine

(Ok ora si festeggia con il boccone dolce!)

Quindi ecco, voglio dirvi che nonostante il mondo sia ormai andato oltre, nonostante il mio momento di crisi personale e professionale, io sono felice di essere arrivata fin qui. Dannatamente felice perchè se 10 anni mi avessero detto che avrei avuto un sito con oltre 350 articoli pubblicati, che avrei fatto preventivi per Barilla, Cusineart e Ikea, che avrei lavorato insieme a colleghi per cui provavo stima reverenziale (ciao Lucia, ciao Francesca ciao Lidia, ciao Michael, ciao a tanti altri), che avrei partecipato alle stesse campagne ad di profili enormi che mi snoabbavano, che avrei insegnato fotografia ad altre persone, che avrei fatto dei corsi online e che sarebbero andati sold out in dieci giorni, che avrei partecipato a progetti incredibili in luoghi assurdi... insomma non ci avrei davvero mai creduto. Quindi, via sindrome dell'impostore, questo è DAVVERO un traguardo da segnare sul diario!

Parlando invece più specificatamente del blog, ne è davvero passata di acqua sotto i ponti. Negli anni è cambiata la mia idea di cibo e di cucina, si è affinato il mio gusto, ma soprattutto ho mutato sensibilità su certi temi, e ho cercato che questo luogo rispecchiasse questo mio viaggio. Ho più che altro ricalibrato il tiro, e da una narrazione sulla cucina sana e dietetica ho iniziato a puntare invece sugli ingredienti di stagione, le cotture alternative, i piatti internazionali con ricerca di fonti autentiche, e soprattutto l'umami, umami che è diventato il mio punto di forza, il mio credo, la mia catarsi rispetto a tanti petti di pollo sconditi. 

Io spero che nonostante le mie visioni eretiche, le mie ricette poco ricercabili e le mie liste degli ingredienti farraginose se siete arrivati qui (o ancora meglio se ci siete rimasti) abbiate colto la pazienza, la voglia di condividere e di mangiare insieme che metto in quello che faccio. Dico spesso che quello che mi riesce meglio è rispondere a domande che nessuno si pone perché è davvero così, nessuno si chiederebbe mai se ha senso usare la paprika affumicata per fare un'amatriciana vegetariana, o se c'è un barbatrucco per fare un ramen fatto in casa da urlo o ancora cosa mettere nel ragù di lenticchie per distinguerlo dalle lenticchie in umido, eppure è questo quello che trovate  e io spero che siano scoperte che vi facciano venire fame, non solo di cibo ma anche di idee.

Grazie di essere venuti qui a leggerle. 

Ecco ho finito, buona bundt cake a chi è arrivato fin qui, e chissà se ci ritroveremo ancora tra 10 anni o se il mondo sarà esploso (o sarò esplosa io!). 

bundt cake al miso con caramello alla salvia e pepe di sichuan e glassa alla tahine

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Una bundt cake al miso, caramello, tahina, salvia e pepe di sichuan per festeggiare

Quando mi sono decisa a pubblicare qualcosa per celebrare (e appunto, non è stata una decisione istintiva) ho a lungo pensato a quale ricetta meritava questo post così importante.  Doveva essere un dolce, perché insomma non si festeggiano compleanni e anniversari con insalate e risotti (anche se una bella pizza di compleanno...) ma come tutti sappiamo i dolci non sono il mio forte, e infatti la sezione "dessert" del blog non è così nutrita, perché davvero non mi piace granchè farli, fotografarli, ma soprattutto pulire la cucina dopo averli fatti.

Ma dovevo immolarmi alla causa dunque ho iniziato a fare qualche ricerca. Volevo un dolce non troppo impegnativo, ma che fosse di bella presenza, che facesse scena insomma, ma soprattutto che incarnasse un po' lo spirito di MQS, insomma che non fosse il solito dolce ma che avesse un suo carattere frizzantino, bello peperino insomma. Avevo uno stampo per bundt cake inutilizzato in dispensa e ho pensato di utilizzare quello, ma ancora mancava la parte essenziale, una bundt cake sì, ma a che gusto?

Poi l'illuminazione, cosa dico sempre che non manca mai nella mia dispensa? Miso e tahina. Quindi bundt cake al miso con glassa alla tahina! Poi ho pensato di aggiungere altri due componenti essenziali delle ricette MQS, sempre più presenti man mano che gli anni passavano, ossia l'utilizzo imprescindibile di erbe aromatiche e spezie anche inusuali, ed ecco perché ho usato salvia e pepe di sichuan per aromatizzare il caramello che ho usato per variegare l'impasto della nostra bundt cake al caramello.

Il risultato è una torta morbidissima ma compatta, perfetta per l'inzuppo ma anche da presentare come dolce sontuoso a fine pasto grazie alla glassa e alla decorazione di croccante, il cui sapore è profondo, rotondo, stratificato, per niente banale, senza comunque essere così strano da non poter essere servito anche a ospiti più tradizionali. Fidatevi l'umami rende tutto migliore, anche in bocca a chi non sa cosa sia. 

bundt cake al miso con caramello alla salvia e pepe di sichuan e glassa alla tahine

FAQ e TIPS su questa bundt cake al miso, caramello e tahina

Il trucco per sformare perfettamente una bundt cake al miso

Non sono una grande pasticciera ma seguendo queste indicazioni riesco a sformare perfettamente ogni bundt cake

  • usate uno stampo Nordic Ware in acciaio pressofuso perchè sono i migliori, il mio è questo (link affiliato)
  • imburratelo con burro fuso e un pennello da cucina, distribuendo uno strato sottile ma uniforme, senza lasciare zone con pozze di burro e poi infarinatelo perfettamente togliendo davvero tutta la farina in eccesso
  • quando lo sfornate mettete un timer di 10 min trascorsi i quali rovesciate lo stampo su una gratella per dolci, se lo fate prima la torta si rompe, se lo fate dopo invece si cristallizza attaccandosi allo stampo

Come preparare un caramello perfetto senza impazzire

Semplicemente seguendo perfettamente le istruzioni

  • usate una pentola dal fondo spesso o antiaderente l'importante è che sia grande giusta, e usate un fuoco adatto alla pentola, e non troppo piccolo, e non usate pentole in alluminio 
  • non mescolate, mai
  • abbiate pazienza, ci vorrà un po' 
  • aggiungete solo la panna CALDA
  • aggiungete POCA panna alla volta
  • aggiungete la panna a fuoco SPENTO
  • aggiungete il burro DOPO la panna 

Si sentono tanto la salvia e il pepe di sichuan? Si possono omettere?

Si possono omettere, ma fidatevi che sono un tocco aromatico in più meritevole dello sforzo. Se filtrate bene la panna e non rimangono residui il sapore della salvia e del pepe non sarà predominante rispetto agli altri, anzi, sarà un aroma sottile che aggiungerà interesse e stratificherà il sapore del dolce senza risultare invadente. All'assaggio se non usate salvia nella decorazione nessuno immaginerà la sua presenza ma tutti vi chiederanno cosa avete usato per ottenere quel sapore così particolare.

Come conservare questa bundt cake al miso e caramello

Se usate l'acqua al posto della panna nella glassa la bundt cake si conserva a temperatura ambiente (non in estate!) anche diversi giorni, direi 5 o 6. Se dovesse fare molto caso o se usate la panna nella glassa meglio tenerla al fresco e tirarla fuori dal frigo qualche ora prima di servirla per farla acclimatare. 

Quando si aggiunge il composto di yogurt all'impasto questo cambia aspetto e consistenza, è normale?

Sì, non ho idea del perchè succeda, l'ho rifatto diverse volte e sembra "impazzisca" ma poi il risultato è perfetto, quindi trust the process.

Dove comprare il pepe di sichuan, il miso bianco e la tahine?

Nei negozi online specializzati in alimenti internazionali. Io il pepe di sichuan lo compro qui o qui (link affiliato), il miso bianco che compro di solito è questo (link affiliato) o questo, la tahine ormai la compro al supermercato ma se volete la trovate qui o qui (link affiliato). 

bundt cake al miso con caramello alla salvia e pepe di sichuan e glassa alla tahine

bundt cake al miso con caramello alla salvia e pepe di sichuan e glassa alla tahine
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BUNDT CAKE AL MISO, CARAMELLO ALLA SALVIA E PEPE DI SICHUAN CON GLASSA ALLA TAHINA

Portata Cakes
Preparazione 1 ora
Cottura 1 ora 10 minuti
Riposo della panna e del caramello 1 ora
Porzioni 12 fette

Equipment

  • 1 stampo per bundt cake da 6 tazze (consiglio nordicware)
  • planetaria con frusta

Ingredienti

Per il caramello:

  • 150 ml di panna fresca
  • Una dozzina di foglie di salvia fresca
  • 1 cucchiaio di pepe di sichuan
  • 190 g di zucchero
  • 40 g di burro

Per la torta al miso

  • 230 g di farina 00 per dolci
  • ½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 presa di sale
  • 130 g di burro morbido
  • 90 g di zucchero muscobado
  • 80 g di zucchero semolato normale
  • 3 uova a temperatura ambiente
  • I semi di mezza bacca di vaniglia facoltativo
  • 120 g di yogurt a temperatura ambiente
  • 80 g di latte a temperatura ambiente
  • 35 g di shiro miso miso bianco

Per la glassa alla tahine:

  • 100 g di zucchero a velo
  • 40 g di tahina
  • Qualche cucchiaio d’acqua io ne ho usati 4 o 5 o di panna fresca

Per decorare (facoltativo)

  • Croccante al sesamo e foglie di salvia

Istruzioni

Preparate il caramello (circa 300 g totale)

  • Scaldate (a microonde o in un pentolino) la panna fino a portare a bollore
  • Pestate in un mortaio il pepe, strappate le foglie di salvia con le mani in pezzetti e poi aggiungete entrambi alla panna bollente, mescolate e lasciate riposare per circa 30 min
  • In un tegame dal fondo spesso, ampio almeno 22/24 cm e alto almeno 10/15 mettete tutto lo zucchero e accendete a fuoco medio basso
  • Con pazienza attendete che lo zucchero inizi a sciogliersi (ci vorrà un po’) non mescolate mai ma scuotete la pentola per spostare lo zucchero ancora solido verso quello sciolto
  • Se avete un termometro laser la temperatura da raggiungere é circa 165/170° senza superare i 177° (temperatura a cui lo zucchero brucia)
  • Se non avete un termometro non importa, basta aspettare che tutto lo zucchero sia completamente sciolto e colore ambrato senza diventare troppo scuro, piuttosto di bruciarlo abbassate al minimo la fiamma mentre si scioglie del tutto
  • Mentre lo zucchero di caramellizza scaldate nuovamente la panna fino a bollore e filtratela per eliminare pepe e salvia
  • Togliete il caramello dal fuoco e aggiungete un paio di cucchiai di panna CALDA alla volta mescolando con una frusta in silicone per sciogliere man mano la panna nel caramello
  • Quando avete versato e mescolato tutta la panna nel caramello accendete di nuovo il fuoco al minimo e aggiungete un pezzetto di burro alla volta, sempre mescolando con la frusta per scioglierlo
  • Lasciate sobbollire per circa tre o quattro minuti, per addensare, poi spegnete
  • Lasciate raffreddare una decina di minuti poi trasferite in un contenitore di vetro ermetico e lasciate raffreddare del tutto prima di utilizzare o conservare in frigorifero

Per la bundt cake

  • Preriscaldate il forno a 180° statico
  • Imburrate con accuratezza lo stampo, utilizzando un pennello da cucina per distribuire il burro in maniera sottile e uniforme senza eccessi
  • Infarinate ora lo stampo avendo cura di togliere ogni eccesso di farina
  • Setacciate la farina con il lievito, il bicarbonato, il lievito e il sale
  • In una planetaria inserite il burro ammorbidito e iniziate a montare con la frusta a velocità media
  • Aggiungete anche entrambi i tipi di zucchero e continuate a montare aumentando la velocità, fino a ottenere un composto chiaro
  • Aggiungete ora le uova, una alla volta, continuando a montare ma a bassa velocità, aspettando che ogni uovo sia assorbito prima di aggiungere il successivo
  • Mescolate lo yogurt con il latte, la vaniglia, il miso e 100 g del caramello precedentemente preparato fino a ottenere un composto uniforme
  • Aggiungete il composto alla planetaria mescolando con una spatola manualmente
  • Versate anche la farina setacciata con le altre polveri al composto e sempre con la spatola mescolate con delicatezza
  • Con l’aiuto di un dosatore per gelato (o con un cucchiaio) versate una parte del composto fino a coprire il fondo dello stampo, poi aggiungete un paio di cucchiai di caramello a marmorizzare, coprire con un altro strato di composto e nuovamente qualche cucchiaiata di caramello, finite con l’ultimo strato di impasto (raggiungerà circa ¾ di altezza dello stampo)
  • Sbattete lo stampo un paio di volte sul piano di lavoro per togliere eventuali bolle d’aria
  • Infornate per 45/50 minuti, fate la prova stecchino per essere sicuri sia cotto, e se negli ultimi 5 minuti dovesse dorarsi troppo coprite con stagnola
  • Lasciate raffreddare la bundt cake per 10 minuti sul piano di lavoro
  • Ora rovesciatela su un piatto o ancora meglio una gratella per dolci con un movimento deciso ma non irruente
  • Lasciatela raffreddare completamente prima di glassarla

Per la glassa alla tahina

  • Con una frusta sciogliete la tahina e due cucchiai di liquido nello zucchero a velo
  • Aggiungete liquido pochissimo alla volta, sempre mescolando, fino a ottenere un composto non troppo liquido ma che scenda facilmente dalla frusta

Per servire


  • Versate la glassa sulla torta e completate con il croccante e la salvia

Se questa bundt cake al miso e caramello vi è piaciuta forse vi piaceranno anche queste altre ricette per "torte da occasione"

Bundt cake al limone, cioccolato bianco e rosmarino; profiteroles al cioccolato e crema mousseline al pralinato; pound cake al semolino, arancia rossa e rose.  Cliccate sulle foto per il link della ricetta! 

bundt cake al limone cioccolato bianco e rosmarino con scorze candite
Profiterole al cioccolato ripieno di crema mousseline al pralinato
pound cake all'arancia rossa e rosa - menù mediorientale festa della donna

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Bundt Cake al limone, cioccolato bianco e rosmarino | Buon compleanno a me! https://www.mangioquindisono.it/bundt-cake-al-limone-cioccolato-bianco-e-rosmarino/ Sat, 14 Jan 2023 07:34:04 +0000 https://34.175.49.9/?p=9616 The post Bundt Cake al limone, cioccolato bianco e rosmarino | Buon compleanno a me! appeared first on Mangio quindi Sono.

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La torta di compleanno perfetta? Una bundt cake 

Si prepara facilmente, e con lo stampo giusto sfornerete una bundt cake meravigliosa, che potrete glassare e decorare per renderla una perfetta torta di compleanno. Il sapore del limone si sposa perfettamente con il cioccolato bianco e con la nota aromatica inusuale del rosmarino, la panna acida nell'impasto conferisce umidità alla vostra bundt cake che risulterò morbida ma compatta. 

bundt cake al limone cioccolato bianco e rosmarino

Ebbene sì è (di nuovo) il mio compleanno.

Il primo in cui, dopo tre anni di pandemia, si può festeggiare liberamente. Insomma le aspettative - ovviamente - sono altissime. Tant'è che due settimane fa ho preso da parte mio marito e gli ho fatto capire in maniera netta e senza fraintendimenti che c'era poco da fare: doveva essere disposto a qualsiasi cosa.  Ha annuito e ha detto "Certo amore, quello che vuoi".  Se siete qui da un po' vi ricordate il post del 2021 sul mio compleanno, un post molto molto difficile da scrivere in cui ho cercato di "tirare insieme" un po' di gioia e voglia di. Non mi ripeterò, non starò a mediare con il foglio bianco per descrivere quel coacervo di ansia e tristezza che non hanno granchè a che fare con le rughe, ma con quello che succede nella mia testa il resto dell'anno. 

Insomma l'anno scorso ho fatto il bonnet, due anni fa il profiterole, l'anno prima ancora un cocktail col gin (era Gennaio 2020, sarà stato premonitore di tutto l'alcol di cui avremmo poi avuto bisogno? Io dico di sì). Quest'anno ero tentata - lo dico - di farmi una focaccia, che poi i genovesi la pucciano nella schiuma del cappuccino, alla fine è come una torta no? Niente di strano. Però poi ho ceduto alla voglia di scattare qualche foto diversa dal solito a un dolce e quando ho trovato lo stampo per le bundt cake in offerta ho pensato fosse un segno. 

Tra l'altro, so che non sembra ma tra tutti i dolci possibili la bundt cake è decisamente uno di quelli più facili. Per dire l'impasto va fatto tutto insieme in planetaria, no albumi montati a neve separatamente, no cioccolato da sciogliere, no meringhe, no bignè, dai è una passeggiata. Eppure fa davvero davvero la sua figura. Avrei potuto farla alla vaniglia come tutte le persone normali, e invece no, io sono una bimba speciale quindi bundt cake al limone, ciocccolato bianco e... rosmarino. Niente facce strane, è una super combo! 

Per la ricetta ho fatto un po' di ricerche e ho mixato questa ricetta di Roberta di Healthy Little Cravings e questa ricetta di Something Sweet Something Savoury.

Quali ingredienti servono per fare una bundt cake morbida e umida

Burro: mi spiace niente dolci veg oggi, niente alternative al burro in questo caso

Zucchero: ci vuole e ce ne vuole una quota discreta, anche qui, non si può barare, altrimenti il dolce non regge. Sconsiglio anche sostituzioni con zucchero muscobado o miele o altri dolcificanti

Farina e agenti lievitanti: qui usiamo il lievito e il bicarbonato di sodio insieme, all'americana, anche perché con la panna acida, il kefir e il limone, il bicarbonato agisce perfettamente. Non dimenticatevi di setacciarli prima dell'uso

Componente umida: uova, non possono essere sostituite, e io ho usato panna acida e kefir. La panna acida lo ammetto, semplicemente perchè l'avevo avanzata e in scadenza dalle feste, si può sostituire con yogurt greco penso. Anche il kefir può essere sostituito con latticello o yogurt normale.

Aromi: rosmarino ben tritato, cioccolato bianco e limone, sia scorza che succo. Mica penserete che per il mio compleanno mi faccia una banale torta di mele, no? Se non vi piace l'idea del rosmarino omettetelo

bundt cake al limone cioccolato bianco e rosmarino glassa versata
bundt cake al limone cioccolato bianco e rosmarino con scorze candite

Come preparare una perfetta bundt cake al limone

  • Montate il burro morbido in una planetaria con la frusta inserita
  • Aggiungete lo zucchero e continuate a montare
  • Aggiungete un uovo alla volta
  • Mescolate il succo e la scorza di limone con la panna acida e il latticello
  • Unite i due composti liquidi mescolando a bassa velocità
  • Aggiungete ora farina sale, lievito e bicarbonato setacciati e mescolate invece con una spatola
  • Unite il cioccolato bianco grattuggiato
  • Versate il composto in uno stampo da bundt cake da 6 cup ben imburrato e infarinato
  • Sbattete lo stampo sul piano per eliminare le bolle d’aria
  • Informate a 180 gradi con forno statico per 45 minuti
  • Togliete dal forno e aspettate 10 minuti prima di rovesciare lo stampo e sformare la bundt cake

NB fondamentale per la perfetta riuscita della bundt cake al limone: tutti gli ingredienti devono essere a temperatura ambiente e quanto più possibile simile tra di loro, tirate fuori dal frigo  uova e latticini con largo anticipo in inverno

Come decorare la vostra bundt cake al limone

Io sono andata sul classico: glassa allo zucchero a velo, aromatizzata al limone, però. Velocissima perché basta mescolare gli ingredienti. Mi raccomando usatela immediatamente altrimenti si solidifica. 

Ho aggiunto anche, per meri scopi estetici, delle scorzette di limone candite: sono super facili ma libidinose, ve le consiglio

bundt cake al limone cioccolato bianco e rosmarino
bundt cake al limone cioccolato bianco e rosmarino

Come essere certi che la bundt cake (o qualsiesi altra torta) si stacchi senza problemi dallo stampo alla perfezione:

  • Utilizzate uno stampo nordicware (il mio è questo - link affiliato) : so che sono più costosi anch'io ero scettica, ma dopo aver provato la differenza non si torna indietro, solo con questi si ha la garanzia di una bundt cake perfetta che si sforma con estrema facilità. 
  • Imburrare ogni angolo con maniacale attenzione e utilizzare il pennello per distribuire il burro in uno strato sottile ma uniforme
  • Infarinare lo stampo togliendo l’eccesso di farina scuotendo bene lo stampo sul lavandino
  • Dopo aver versato il composto nello stampo sbattere un paio di volte con decisione ma senza violenza lo stampo sul piano per evitare ai formino bolle di vuoto
  • Controllate sempre che la ricetta che scegliete sia tarata per uno stampo con le stesse dimensioni del vostro in modo da permettervi di  riempire solo fino a tre quarti circa lo stampo, permettendo all'impasto di crescere in cottura senza fuoriuscire 
  • Una volta che la torta è cotta aspettare 10 minuti esatti (usate un timer) prima di capovolgerla: se lo fate troppo presto si romperà, se lo fate troppo in ritardo raffreddandosi del tutto la bundt cake si attaccherà allo stampo e non riuscirete a sformarla
  • Lavate sempre a mano e senza strumenti abrasivi i vostri stampi per allungarne la vita
  • Scegliete ricette adatte al vostro stampo, anche per quanto riguarda la consistenza: se usate uno stampo da bundt cake scegliete sempre ricette di bundt cake e non impasti più morbidi o con meno zucchero o grassi

bundt cake al limone cioccolato bianco e rosmarino

bundt cake al limone cioccolato bianco e rosmarino
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BUNDT CAKE AL LIMONE, CIOCCOLATO BIANCO E ROSMARINO

Portata Dessert
Cucina American
Preparazione 20 minuti
Cottura 45 minuti
Porzioni 8 fette

Equipment

  • 1 stampo per bundt cake da 6 cup (vedi note per il link)
  • planetaria con frusta (o fruste elettriche)

Ingredienti

  • 220 g di farina per dolci
  • ½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
  • 50 g di cioccolato bianco
  • 120 g di burro morbido
  • 200 g di zucchero
  • 3 uova a temperatura ambiente
  • 120 g di panna acida a temperatura ambiente
  • 100 g di kefir o latticello o yogurt a temperatura ambiente
  • 20 ml di succo di limone
  • Le zeste di un limone non trattato
  • 1 cucchiaino di foglie di rosmarino tritato molto finemente vedi note
  • Per lo stampo:
  • Farina e burro qb

Per la decorazione:

  • 20 g di scorza di limone non trattata tagliata a listarelle molto sottili
  • 2 cucchiai di zucchero semolato
  • 2 cucchiai di acqua
  • 125 g di zucchero a velo
  • 15 g di burro fuso
  • Succo di limone e acqua qb
  • Cioccolato bianco a scaglie facoltativo

Istruzioni

  • Preriscaldate il forno a 180° statico
  • Imburrate con accuratezza lo stampo, utilizzando un pennello da cucina per distribuire il burro in maniera sottile e uniforme senza eccessi
  • Infarinate ora lo stampo avendo cura di togliere ogni eccesso di farina
  • Setacciate la farina con il lievito, il bicarbonato, il lievito e il sale
  • Con una grattugia fina o meglio ancora con un microplane grattugiate finemente il cioccolato bianco
  • In una planetaria inserite il burro ammorbidito e iniziate a montare con la frusta a velocità media
  • Aggiungete anche lo zucchero e continuate a montare aumentando la velocità, fino a ottenere un composto chiaro
  • Aggiungete ora le uova, una alla volta, continuando a montare ma a bassa velocità, aspettando che ogni uovo sia assorbito prima di aggiungere il successivo
  • Mescolate il succo di limone con la panna acida, il kefir, le feste di limone e il rosmarino
  • Aggiungete anche il composto di panna e kefir alla planetaria, mescolando a bassa velocità
  • Spegnete ora la planetaria e versate la farina setacciata con le altre polveri al composto
  • Con una spatola mescolate con delicatezza per distribuire bene la farina
  • Quando il composto è uniforme aggiungete anche il cioccolato tritato
  • Versate il composto nello stampo e sbattete lo stampo un paio di volte sul piano di lavoro per togliere eventuali bolle d’aria
  • Infornate per 45/50 minuti, fate la prova stecchino per essere sicuri sia cotto, e se negli ultimi 5 minuti dovesse dorarsi troppo coprite con stagnola
  • Lasciate raffreddare la bundt cake per 10 minuti sul piano di lavoro
  • Ora rovesciatela su un piatto o ancora meglio una gratella per dolci con un movimento deciso ma non irruente
  • Lasciatela raffreddare completamente prima di glassarla

Per le scorze candite:

  • Mettete le scorze di limone in una padella con l’acqua e lo zucchero e accendete il fuoco impostando una fiamma media
  • Lasciate cuocere finché non si formi uno sciroppo e le scorze non iniziano a diventare candite e appiccicose
  • Trasferitele su un foglio di carta da forno a raffreddare, ben distanziate

Per la glassa:

  • In una ciotola mescolate lo zucchero a velo con il burro fuso e con succo di limone (e/o acqua) fino a ottenere una glassa densa ma scorrevole
  • Versate la glassa sopra la bundt cake a cucchiaiate
  • Attendete che sia un minimo rappresa ma non del tutto secca e completate con le scorze di limone e il cioccolato bianco

Note

Il rosmarino deve essere tritato veramente in maniera fine altrimenti si sentirà sotto i denti al momento del morso risultando spiacevole, potete usare un macina spezie o un macina caffè. In alternativa potete aromatizzare lo zucchero a velo con dei rametti di rosmarino: schiacciate tra i palmi delle mani due o tre rametti interi di rosmarino per far fuoriuscire gli aromi e uniteli allo zucchero, conservate in un contenitore ermetico per un paio di giorni e poi eliminate il rosmarino.
Il mio stampo è questo (link affiliato)
bundt cake al limone cioccolato bianco e rosmarino

Se questa bundt cake al limone vi è piaciuta potrebbero piacervi anche queste ricette

Che dite di un bel plumcake alle carote? Consistenza simile a questa bundt cake ma molto più leggero, senza burro e dolcificata con miele. Se invece vi piacciono i dolci al limone, ecco questi plumcake  ai mirtilli super morbidi senza burro, senza zucchero e senza glutine. Invece, tornando con lo zucchero, se preferite le arance la mia portokalopita è uno dei dolci più libidinosi che abbia mai fatto.

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Mini plumcake ai mirtilli e limone con olio extravergine su un tagliere con gli stampi
portokalopita

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#roulettenatalizia il ritorno della ricetta a estrazione, a tema Dolcetto Natalizio

Eravamo #pasquettacasalinga, nella Pasqua 2020, poi siamo diventati #insolitocioccolato per San Valentino 2021, ci eravamo lasciati a Pasqua 2021 con le nostre torte salate a estrazione per la #roulettesalata, e quindi eccoci qui per la versione Natalizia! 

Questa volta nel team delle meraviglie mi hanno affiancato Alessandro, Francesca, Lucia&Claudiu, Monica, Roberta e Stefania, ed eccoci a proporvi dei dolcetti estratti a sorte.

NB giuro pubblicamente di non proporre mai più sfide così impegnative ai miei colleghi, io stessa mi sono maledetta più volte, i dolci mietono sempre molte vittime, ho dovuto rifare la ricetta tre volte prima di ottenere qualcosa di sensato e so che anche i miei colleghi sono stati decimati e hanno tirato giù i santi, oltre ad avermi mandato le macumbe. Prossima volta una bella insalata. 

cupcake al cardamomo espresso e frosting alla panna acida di natale

Come funziona la #roulettenatalizia?

Abbiamo estratto a sorte ciascuno un tipo di dolce, un "gusto" a cui aromatizzarlo e un tipo di guarnizione, e poi ci siamo messi ai fornelli per proporvi 7 ricette di dolcetti natalizi! 

Io ho estratto cupcake, cardamomo e panna!  Scorrete sotto per vedere la mia ricetta

Alessandro di Fancy Factory, fortunello, ha estratto torte soddici, vaniglia e glassa e ha preparato una torta alla vaniglia e mele con glassa

Francesca di Spadelliamo ha estratto brownies, zenzero e frutta secca e ci propone delle barrette blondies alla frutta secca

Lucia e Claudiu di Frollemente si sono beccati il dolce al cucchiaio - il mio preferito! - cannella e caramello e entrano a bomba con questa coppa di pere alla cannella e caramello 

Monica di Momacy ha estratto biscotti, arancia e cioccolato e ha fatto questi stupendi shortbread all'arancia e rosmarino ricoperti di fondente

Roberta di Healthy Little Cravings era inspiegabilmente entusiasta di aver estratto un dolce lievitato (nessuno di noi lo voleva fare!) al cacao con marmellata e ci propone dei cacao buns con marmellata al lampone

Stefania di Stefiinstax si è beccata crostata, frutti rossi e zucchero a velo e ci propone questa meravigliosa crostata

Partecipate anche voi alla #roulettenatalizia

Se non sapete fare una carbonara ma preparate naked cake a occhi chiusi, se nelle vostre vene scorrono zucchero e burro, se i dolci non hanno segreti per voi, sicuramente saprete sfornare delle meraviglie! Come fare per estrarre il vostro tipo di dolce, gusto e topping? Semplicissimo, andate sul mio profilo instagram e cercate le stories in evidenza "#roulettenatalizia" troverete un simpatico giochino per estrarre a sorte il vostro dolce! Se partecipate taggateci nelle stories così vi ricondividiamo! 

E non sono meravigliose le illustrazioni? Sono opera di Alessandra Nido, alias GladlyAlly, che nonostante abbia una bimba piccola si è prestata volentieri e ha partecipato alla nostra iniziativia. Grazie mille per l'impegno che ha prodotto questo delizioso (in tutti i sensi) risultato! 

cupcake al cardamomo espresso e frosting alla panna acida di natale

Parliamo del mio dolce quindi: muffin al cardamomo e espresso

Per questi muffin ho deciso di ispirarmi a questa ricetta garanzia di Frosting and Fettuccine, l'ho scelta perchè tra tutte le ricette di muffin è in assoluto la più semplice, ecco gli ingredienti per questi muffin al cardamomo:

  • farina, quella che volete purché sia "debole" per pasticceria e non per lievitati
  • lievito e bicarbonato, ma in piccole quantità per evitare crescano troppo  
  • zucchero normale e muscobado: per il colore e il sapore 
  • cardamomo e espresso perché insieme sono una combinazione di sapori da urlo
  • uova
  • olio, per me di riso perché lo preferisco nei dolci, ma anche di girasole va benissimo 
  • latte, io ho usato parzialmente scremato ma se volete renderli senza lattosio va bene anche un latte vegetale

Come si preparano i muffin al cardamomo e espresso

  • unite gli ingredienti secchi  (farina, cardamomo, lievito, zucchero, bicarbonato)
  • aggiungete prima le uova e mescolate
  • poi aggiungete olio, latte e espresso in quest'ordine mescolando

Attrezzatura necessaria per preparare i muffin 

io ho usato una planetaria e ci ho messo 5 minuti a preparare il tutto, ma potete usare anche una spatola. Vi servirà necessariamente la teglia per muffin, tipo questa, e i pirottini per muffin, vanno bene di qualsiasi tipo, se volete i miei però li trovate qui. (tutti link affiliati)

cupcake al cardamomo espresso e frosting alla panna acida di natale

E il frosting alla panna acida?

Allora, iniziamo a dire che aver estratto "panna" insieme a cupcake sul momento mi è sembrata una botta di fortuna invece... non lo è affatto. Non lo è perchè tutti i frosting per cupcake più facili e famosi hanno il burro e/o il cream cheese, ma non la panna (al massimo un cucchiaio o due). Così ho cercato a lungo, inizialmente avevo intenzione di fare una ganache montata al cioccolato bianco ma tutte le ricette che ho trovato online avevano proporzioni diverse di cioccolato e panna e la prima volta era troppo liquida, la seconda troppo solida. E insomma dopo aver sprecato mezzo chilo di cioccolato bianco non ne avevo più. Il mio amico pasticcere mi ha passato sotto banco due ricette meravigiose per frosting panna e cioccolato biannco ma entrambe prevedevano la gelatina in polvere, che - diciamolo - se non la trovo io non la trovate nemmeno voi. 

Qui in un lampo di disperazione ho preparato questa glassa alla panna acida e zucchero a velo.

Come preparare il frosting alla panna acida, i trucchi

Fondamentale - come mi ha spiegato Lucia di Frollemente alla quale ho chiesto aiuto praticamente piangendo dopo i primi due fallimenti -  che il burro sia morbidissimo e non freddo, e anche la panna acida non deve essere fredda ma a temperatura ambiente. 

Poi vi serve o una planetaria con le fruste o uno sbattitore elettrico, nemmeno dovete provarci a farla a mano: non riesce. 

A quel punto ci mettete una montagna di zucchero a velo, in tre volte continuando a montare, avrete una glassa facile da lavorare con la sac a poche, che si indurisce man mano che si asciuga, quindi usatela subito per farcire i cupcake e non mettetela in frigorifero prima.

Per farcire i cupcake usate una sac a poche anche di quelle usa e getta - si trovano al supermercato vicino alla carta da forno o online qui - con dei beccucci di quelli grandi, io ho usato uno simili a questi (lik aff)

cupcake al cardamomo espresso e frosting alla panna acida di natale

"Ma non è che c'è un errore con quei 550 g di zucchero?"  No, mi spiace.

Allora, ammetto di non sentirmi molto a mio agio a pubblicare una ricetta con così tanto zucchero.  Cioè anche se è vero che si tratta di dolcetti una tantum, che certo non si preparano o mangiano tutti i giorni, è anche vero che è UN SACCO di zucchero, anche per un dolcetto speciale. Purtroppo non si può diminuire perché serve a dare consistenza al frosting che altrimenti non monta bene!  Due cose che potete fare se non ve la sentite di usare così tanto zucchero: 

  • Mangiare i muffin al cardamomo da soli (sono super a colazione nel caffellatte!)
  • Guarnirli con della semplice panna liquida,  montata con poco zucchero e un po’ di vaniglia 

Anzi, devo dire che io in questa versione più Basic li ho addirittura preferiti! 

Se questi cupcake al cardamomo e epsresso con frosting alla panna acida vi sono piaciuti, vi piaceranno anche queste ricette

Gli unici altri cupcake sul blog sono questi cupcake al limone e lamponi tratti da Sweet di Ottolenghi, e obiettivamente spaccano. Pere i muffin invece c'è più scelta, io vi consiglio questi al cioccolato e... tahine! Oppure questi alla zucca ripieni di cream cheese!

Cupcapkes al limone lamponi e ciliegie per The Cooks Club
Muffin al cioccolato senza burro e senza zucchero nella teglia per muffin
Muffin alla zucca ripieni di cream cheese , con bottiglietta di latte

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CUPCAKE AL CARDAMOMO E ESPRESSO CON GLASSA ALLA PANNA ACIDA

Portata Cakes
Cucina American
Preparazione 30 minuti
Cottura 25 minuti
Porzioni 12 cupcake

Equipment

  • Fruste elettriche
  • sac a poche con beccuccio grande
  • stampo per muffin
  • Pirottini per muffin

Ingredienti

Per i muffin

  • 280 g farina 00
  • 110 g zucchero semolato
  • 110 g zucchero muscobado
  • 1 cucchiaino di cardamomo in polvere
  • Un pizzico di sale
  • Un pizzico di bicarbonato di sodio
  • 1 cucchiaino scarso di lievito per dolci
  • 120 g di olio per me di riso
  • 2 uova
  • 120 ml di latte
  • 80 ml di caffè espresso

Per il frosting

  • 75 g burro morbidissimo
  • 120 g di panna acidaa temperatura ambiente
  • 550 g zucchero velo
  • I semi di 1 bacca di vaniglia

Istruzioni

Per i muffin

  • Accendete il forno a 180° statico
  • Foderate uno stampino da 12 muffi con i pirottini
  • Mescolate farina, zucchero, sale, cardamomo e agenti lievitanti in una ciotola di una planetaria con la foglia inserita
  • Azionate la planetaria a velocità media e aggiungete e uova, una alla volta
  • Quando, dopo pochi secondi, sono incorporate aggiungete l’olio sempre con la planetaria in azione
  • Con la stessa modalità aggiungete anche il latte e il caffè
  • Appena gli ingredienti sono incorporati spegnete
  • Distribuite l’impasto nei pirottini e infornate per circa 25 minuti

Per il frosting

  • Mettete il burro a pezzetti nella ciotola di una planetaria con la frusta inserita
  • Iniziate a lavorarlo a velocità media
  • Aggiungete anche la panna continuando a montare
  • Aggiungete ora lo zucchero a velo in tre volte, azionando la frusta ad alta velocità
  • Continuate a montare per circa 5 minuti
  • Inserite un beccuccio a scelta di quelli grandi nella vostra sac a poche
  • Trasferite il frosting nella sac a poche usando una spatola
  • Decorate i vostri cupcake con il frosting e completate con zuccherini o simili

Note

I muffin sono ispirati a questa ricetta di Frosting And Fettuccine 
Il modo migliore per riempire la san a poche è posizionarla in verticale nel bicchiere di un frullatore a immersione e risvoltare i lembi della san a poche oltre i bordi del bicchiere
I muffin si conservano diverse giorni in un contenitore ermetico
Se non avete una planetaria potete tranquillamente lavorare l'impasto a mano, con l'aiuto di una spatola, non mescolatelo troppo 
Se usate cardamomo già polverizzato usate un cucchiaino pieno, se usate cardamomo in chicchi che pestate voi regolatevi bene in base a quanto è forte il vostro cardamomo
Se la quantità di zucchero nel frosting vi spaventa potete semplicemente montare 250 ml di panna fresca con due cucchiai di zucchero con o senza vaniglia e decorare ogni muffin con una cucchiaiata di panna montata

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Profiterole al cioccolato e crema mousseline al pralinato |e Buon Compleanno a me https://www.mangioquindisono.it/profiterole-al-cioccolato-e-crema-mousseline-buon-compleanno/ https://www.mangioquindisono.it/profiterole-al-cioccolato-e-crema-mousseline-buon-compleanno/#respond Thu, 14 Jan 2021 16:16:22 +0000 https://34.175.49.9/?p=7663 The post Profiterole al cioccolato e crema mousseline al pralinato |e Buon Compleanno a me appeared first on Mangio quindi Sono.

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Il mio dolce preferito, il profiterole, per festeggiare il mio primo compleanno in quarantena. 

Essendo nata in Gennaio, facevo parte di quella schiera di persone che non aveva (ancora) sperimentato l'inebriante emozione di festeggiare il compleanno chiusa in casa in lockdown. Intendiamoci, mi ritengo molto fortunata perché comunque vivo von mio marito, siamo entrambi sani,  abbiamo una bella casa con un bel giardino e soprattutto una bellissima gatta. Insomma non sarò proprio proprio sola. C'è anche da dire che storicamente non ho mai avuto un buon rapporto con i miei compleanni, è sempre un momento difficile per me: l'invecchiare non c'entra niente - non essendo mai stata una donna particolarmente sexy e affascinante non ho percezione del fascino o della bellezza che sfiorisce perché amici, non l'ho mai avuta - ma più che altro la mia inutile e e ai limiti del patologico necessità di fare bilanci per capire se "mi merito" di festeggiare o meno. Beh, andate qui a leggere qualcosa al riguardo, per il compleanno 2019. L'anno scorso invece ho messo le basi per dire ehi basta, cambiamo atteggiamento (qui per leggerne). Ed è stata dichiara una pandemia. Che l'universo cerchi di dirmi qualcosa? 

Profiterole al cioccolato ripieno di crema mousseline al pralinato

Come festeggiavamo

L'anno scorso, nel 2020, ho festeggiato il mio compleanno con un cocktail party con amici in casa nuova. E' stato meraviglioso. Avevo preparato un angolo bar con tutto l'occorrente per farsi negroni, kir royale, hugo e moscow mule, con tanto di lavagnette con istruzioni disegnate. Il mio fidato boccione con il rubinetto pieno di mojito analcolico per gli astemi e tanto tanto tanto ghiaccio.  Il menù prevedeva un mix molto variegato di cibi consumabili in piedi, quindi monoporzioni tendenzialmente, che hanno riscosso un grande successo:

  • hummus di barbabietola 
  • farinata cipollotto e rosmarino
  • mini hot dog 
  • mini tartare di manzo con aioli e pomodorini confit
  • mini ceviche invernale 
  • mini poke di tonno ahi con wakame 

Oltre a due taglieri stracolmi di affettati e formaggi, pane di grani antichi e focaccia. 

Ripeto, è stato meraviglioso. E' stato meraviglioso perché venivo da anni in cui passavo il compleanno a piangere (qui un riassunto per chi si fosse perso la questione) e invece era la prima volta da ANNI che avevo voglia di festeggiare in grande. Per di più è stata una delle prime (e ahimè ultime) volte che abbiamo potuto ospitare tanta gente a casa, perché  ci eravamo trasferiti in casa nuova da due o tre mesi. 

Un mese e mezzo dopo annunciavano il primo lockdown in Lombardia.

Profiterole al cioccolato ripieno di crema mousseline al pralinato

Come avremmo festeggiato

Fast forward 1 anno più tardi.

La mia speranza di poter festeggiare con una festa insieme a altre persone si era già volatilizzata per metà ottobre quando si incominciava a parlare di nuove restrizioni. Per metà novembre speravo che la situazione sarebbe migliorata al punto di permettermi di andare da qualche parte a passare un weekend, io e mio marito soli, e mangiare in qualche ristorante strepitoso.  E invece no. 

Ecco le idee che avevo per questo compleanno 2021, che solo a scriverle un po' mi prende male, ma ehi ho risparmiato tempo e ho già pronto il programma per il 2022, 2023, etc.

  • cena da Locanda Remare, con notte in una delle loro bellissime junior suite, e a seguire giornata a esplorare la vicina Cesena, seguendo i consigli di Nonsolofood. 
  • cena nell'incredibile San Brite a Cortina, con scorta dei loro formaggi e notte in un hotel spa a scelta nella zona. 
  • gita a Milano (che ricordo a tutti è a un'ora e venti da qui, eppure ora mi sembra lontanissima) con shopping da Kathay, Cos e poi menù omakase da Casa Ramen Super
  • brunch organizzato a casa con amici a base di leccornie di Derecò
  • cocktail party versione 2.0 con cocktail e cibo provvisto da Bitter 
  • su ispirazione di quello che fece Mariachiara Montera qualche anno fa per il suo compleanno: tre giorni di full immersion nella scena enogastronomica di una capitale Europea (lei aveva scelto Londra, e Ottolenghi mi attira molto ma io puntavo anche a Copenaghen, Berlino o Parigi). Che benessere

Profiterole al cioccolato ripieno di crema mousseline al pralinato

Come invece festeggeremo 

Cose che invece ho deciso di fare quest'anno. Innanzitutto ho deciso di farmi un sacco di autoregali, perché beh, me li merito proprio, e perché in questa landa di desolazione non possiamo uscire di casa, almeno voglio avere tutto ciò che desidero. Adoro il capitalismo.

Quindi: un bel mazzo di fiori freschi, una camicia di Massimo Dutti, un mascara di Chanel, una maschera labbra super lussuosa, una bottiglia di gin giapponese (questo)  e due libri di cucina che desideravo molto 8

Poi, siccome le regole lo consentono, penso che verranno i miei suoceri a cena, sto ancora decidendo cosa cucinare. Sono questi i momenti in cui mi manca Milano: cioè mi manca il sushi delivery della Bentoteca e di Aji

Profiterole al cioccolato ripieno di crema mousseline al pralinato

Profiterole con glassa al cioccolato ripieno di crema mousseline al pralinato: a me piace complicarmi la vita. 

A me non piace cucinare dolci, lo trovo tedioso e poco soddisfacente. E - l'ho sempre detto - tra una torta e una focaccia mi butto sulla focaccia, ma sono anche dell'opinione "go big or go home" quindi le cinque volte l'anno che cucino un dolce vero, deve essere un dolce wow.  Nel pensare a quale dolce cucinare (e fotografare) per celebrare il mio compleanno qui con voi, ragionandoci su, ho pensato che il mio dolce preferito è il profiterole: bignè croccanti ripieni di soffice panna e avvolti in una lussuriosa glassa al cioccolato. You got me. 

Però ehi, anche con zucchero e (chili di) burro sono sempre io, quindi, dopo una breve consultazione con amici e parenti, ho deciso di complicarmi la vita e farcire i bignè non con una semplice crema chantilly, oh no, e nemmeno con una banale crema pasticciera, sia mai, ma con una crema mousseline. Al pralinato. 

Cos'è la crema mousseline? Pensate a una crema pasticciera, ma poi pensate che volete più grasso, più calorie, e quindi emulsionatela con del burro, un bel po', che vi aiuterà a montarla successivamente. Poi fate il caramello - lo so, spaventa, ma è la parte più facile di tutta questo brutto pasticciaccio - con nocciole o mandorle. Solidificate, tritate e aggiungete alla crema mousseline.  

Oppure usate la panna montata e basta così. 

Profiterole al cioccolato ripieno di crema mousseline al pralinato

Note a margine sul profiterole

Per stilare questa ricetta, nel senso di scriverla ci ho messo 3 ore, non pubblicherò mai più una ricetta simile, sappiatelo. Come mio solito prima di cimentarmi in una ricetta ho fatto un po' di ricerche e ho letto un numero incredibile di ricette diverse di pasta choux e glassa al cioccolato (che, voglio dire, uno pensa che esista un'unica ricetta per fare i bignè, e invece no, decisamente no). Per correttezza citerò a questo punto le varie fonti, ma obiettivamente ho praticamente incrociato di tutto per ottenere questo risultato.

Per la pasta choux ho letto questo post illuminante che mi ha fatto capire che, volendo io dei bignè croccanti, dovevo puntare a un impasto con molto burro rispetto alla quantità di farina. Quindi ho optato per la ricetta di Pierre Hermè. 

Per la crema mousseline invece mi sono basata sulla ricetta della crema pasticciera di Dario Bressanini e poi ho pasticciato un po' con il resto sulla base di quello che leggevo in giro.

Per la glassa invece ho praticamente usato identica quella di questo video

Per l'aspetto generale del mio profiterole invece mi sono ispirata a questa foto

Profiterole al cioccolato ripieno di crema mousseline al pralinato

Quali sono i punti più ostici di questa ricetta.

Posso essere onesta? La parte che mi ha dato più fastidio è l'uso della sac à poche. Sporchi in giro ovunque, hai le mani appiccicaticce, bleah.  I miei suggerimenti:

  • per riempire la sac à poche dovete tenerla in piedi, quindi o avete qualcuno che ve la tiene oppure la inserite in un boccale alto tipo quello dei frullatori a immersione e poi rimborsate i lembi della sac à poche sui bordi del boccale
  • il caramello è facilissimo non spaventatevi: basta non toccarlo mai mentre cuoce
  • la pasta choux è un impasto strano, se non l'avete mai fatto sarete molto perplessi nel farlo, non si capisce bene perché i bignè dovrebbero gonfiarsi ma... si gonfiano davvero!
  • la glassa fatela poco prima di glassare i bignè; può essere riscaldata ma cambia consistenza in maniera strana, sconsiglio di scaldarla più di una volta
  • se la crema mousseline al pralinato vi fa paura, potete provare a fare solo la crema pasticciera oppure farcire con solo della panna montata

E buoni 33 anni a me! L'anno prossimo una bella crostata alla nutella eh. Con frolla già pronta. 

Profiterole al cioccolato ripieno di crema mousseline al pralinato
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PROFITEROLE AL CIOCCOLATO E CREMA MOUSSELINE AL PRALINATO

Portata Dessert
Cucina French, Italian
Preparazione 2 ore
Cottura 1 ora
Porzioni 30 bignè

Equipment

  • planetaria con frusta o fruste elettriche
  • sac a poche con bocchette lisce

Ingredienti

Per la pasta choux:

  • 125 g acqua
  • 110 g di burro
  • 140 g di farina
  • 1 cucchiaino colmo di zucchero
  • 1 cucchiaino raso di sale
  • 125 g latte
  • 5 uova

Per il pralinato:

  • 80 g zucchero
  • 80 g di nocciole

Per la crema Mousseline:

  • 60 g tuorli
  • 60 zucchero
  • 35 g maizena
  • 320 latte
  • 70 panna
  • Fava tonka / vaniglia
  • 2 g di gelatina di fogli
  • 170 g di burro
  • 150 g di panna

Per la glassa :

  • 100 g acqua
  • 75 g zucchero
  • 40 g panna fresca
  • 225 g cioccolato fondente
  • Un pizzico di sale

Istruzioni

Per i bignè

  • Accendete il forno statico a 220°
  • Versate in un pentolino l’acqua e il burro a dadini e portate a bollore
  • Versate la farina setacciata tutta in una volta nel pentolino insieme a un pizzico di sale
  • Iniziate a mescolare con un cucchiaio di legno e fate cuocere finché l’impasto non forma una palla staccandosi da solo dalle pareti del pentolino e sul fondo si forma una sorta di patina
  • Aggiungete lo zucchero e trasferite il composto nella ciotola di una planetaria
  • Aggiungete il latte e azionate la planetaria con l’attrezzo a foglia montato
  • Quando il latte è assorbito iniziate ad aggiungere un uovo alla volta, aggiungendo il successivo quando l’ultimo è ben amalgamato
  • Quando avrete ottenuto un impasto lucido e denso siete pronti a formare i bignè
  • Montate un beccuccio liscio e non troppo stretto su una san a poche
  • Posizionate la san a poche in un boccale di un frullatore a immersione per tenerla ferma in piedi, e risvoltate i bordi
  • Trasferite ila pasta choux all’interno della sac à poche
  • Foderate di carta da forno una teglia e con la san a poche formate dei mucchietti di impasto di circa 4 cm di diametro, fate in modo di alternare le file in maniera tale da dare più spazio possibile ai bignè di gonfiarsi
  • Inumiditevi il dito per schiacciare la sommità di ogni bignè e evitare che bruci la punta
  • Fate cuocere per 15 minuti, poi abbassate a 165° e fate cuocere altri circa 10/15 minuti
  • Fate raffreddare completamente i bignè e lasciateli asciugare bene

Per il pralinato

  • Fate tostare le nocciole in forno a 160° per circa 10 min
  • In un pentolino a fondo spesso mettete lo zucchero e fate scaldare a fuoco medio basso senza toccare il contenuto con nessun attrezzo
  • Quando lo zucchero si è sciolto e caramellato (prima che bruci!) spegnete il fuoco
  • Versate il caremello sulle nocciole, lavorando velocemente
  • Fate raffreddare e poi mettete in frigo
  • Spezzetate il pralinato solidificato, tenetene da parte un paio di cucchiai per la decorazione
  • Frullate il resto in un frullatore potente per ottenere una polvere uniforme

Per la crema mousseline

  • Scaldate il latte e la panna con la fava tonka e portate a bollore
  • In una ciotola con una frusta montate i tuorli e lo zucchero finché non diventano chiari
  • Aggiungete la maizena setacciata e mescolate per evitare i grumi
  • Versate il composto di latte attraverso un colino su quello di uova zucchero e maizena
  • Mescolate e rimettete sul fuoco giusto un minuto, continuando a mescolare, fino a che non diventa ben sodo
  • Sciogliete la gelatina in acqua fredda per un paio di minuti
  • Strizzzatela e unitela alla crema pasticciera insieme al pralinato frullato e mescolate
  • Aggiungete un cubetto di burro alla volta mescolando con una frusta per scioglierlo
  • Quando tutto il burro sarà amalgamato passate la crema con un frullatore a immersione
  • Coprite con la pellicola a contatto della superficie e riponete in frigo per circa una notte
  • Riprendete la crema e con fruste elettriche o una planetaria con la frusta inserita montate la crema ad alta velocità finché non diventa soffice e chiara
  • A parte montate la panna e aggiungetela alla crema mescolando con una spatola

Per la glassa

  • Tritate il cioccolato
  • In un pentolino portate a bollore l’acqua con lo zucchero
  • Quando lo zucchero è sciolto aggiungete la panna e riportate a bollore
  • Aggiungete il cioccolato tritato e fatelo sciogliere insieme allo sciroppo a fuoco medio basso
  • Continuate a mescolare con una frusta finché la glassa non è ben lucida
  • Spegnete e aggiungete un pizzico di sale

Assemblate

  • Bucate ogni bignè su un lato
  • Utilizzando una sac à poche pulita per farcire i bignè con la crema moussoline
  • Disponete i bignè su una gratella e glassateli uno ad uno versandovi sopra una bella cucchiaiata di glassa
  • Completate con qualche pezzetto di pralinato
  • Prima che la glassa sia del tutto asciutta formate il profiterole stratificando i bignè
  • Servite freddo

Note

Potete fare la crema mousseline in anticipo e conservarla in frigo
Anche i bignè possono essere fatti in anticipo, conservati in un luogo asciutto e se dovessero ammorbidirsi troppo passateli in forno ventilato a 160° per un minuto o due
In alternativa alla crema mousseline potete usare una panna montata zuccherata normale
 
 

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