formaggio di capra Archives - Mangio quindi Sono Cibo per il corpo, per gli occhi, per Wed, 06 Mar 2024 21:30:58 +0000 it-IT hourly 1 https://www.mangioquindisono.it/wp-content/uploads/2024/03/cropped-Untitled-design-7-32x32.png formaggio di capra Archives - Mangio quindi Sono 32 32 più di 40 idee e ricette con la frutta estiva https://www.mangioquindisono.it/piu-di-40-idee-e-ricette-con-la-frutta-estiva/ https://www.mangioquindisono.it/piu-di-40-idee-e-ricette-con-la-frutta-estiva/#respond Thu, 02 Sep 2021 16:09:22 +0000 https://34.175.49.9/?p=8465 The post più di 40 idee e ricette con la frutta estiva appeared first on Mangio quindi Sono.

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Come cucinare la frutta estiva: una raccolta di oltre 40 idee e ricette con la frutta estiva (anche salate!)

Con l'ormai consueto ritardo cronico, ecco il megapost sulla frutta estiva! Più di 40 idee e ricette per utilizzare la frutta estiva in modo inaspettato, in drink, insalate o piatti salati! 

Le puntate precedenti sulla frutta primaverile

Abbiamo già parlato di frutta primaverile da queste parti e trovate il post qui 

ricette con la frutta primaverile

Le puntate precedenti sulla verdura di stagione

Invece la serie sulla verdura di stagione è già finita da un po', ha riscosso molto successo e la trovate qui sotto (cliccate nella foto per aprire il link). Per ogni post trovate addirittura più di 80 idee e ricette con 10 verdure di stagione

come cucinare le verdure primaverili
80 ricette con 10 verdure primaverili
Come cucinare le verdure estive
80 ricette con 10 verdure estive
80 idee e ricette su come cucinare e verdure autunnali
80 ricette con 10 verdure autunnali
come cucinare le verdure invernali | 80 idee e ricette
80 ricette con 10 verdure invernali

Utilizzare la frutta estiva in cucina 

Finisco di scrivere questo post mentre bevo una tazza di caffè americano seduta al nostro tavolo in giardino, una mattina presto con addosso una bella sciarpa pesante sopra il vestito estivo. Questo per dire che sì, lo so, è tardi per la frutta estiva. Ma meglio tardi che mai, e poi continuo a ripetermi che così l'anno prossimo a giugno il post sarà già bello e pronto per voi! 

La verità è che il lavoro che faccio spesso mi impone di mandare giù il fatto che mi tocca comprare (ordinando e pagando a peso d'oro) pesche a febbraio, perché le programmazioni lavorative sono tali per cui giornali e agenzie pubblicitarie devono avere i materiali fotografici svariati mesi prima di pubblicarli, proprio al momento giusto. Io non sono una nazista della stagionalità, ma cerco di fare il possibile - fosse solo per il mio portafoglio e il gusto - ma so che quando lavoro devo mettere da parte le mie idee per esigenze pratiche. Per stilare questo post però ho deciso di non ordinare la frutta estiva in anticipo e farmela arrivare a giugno da Spagna o chissà dove e aspettare i temp della natura. Solo che tra la natura e i miei altri impegni di è fatta una certa, quindi eccomi qui a postare un post sulla frutta estiva il 2 settembre.  Spero capirete le mie motivazioni 

Torniamo a noi.

La frutta estiva è sicuramente la più amata di tutti,  non ho ancora conosciuto qualcuno che mi dicesse "no guarda che schifo l'anguria e le pesche, passami una bella mela". E' quel genere di frutta che mangia anche chi solitamente non mangia frutta, il che è super positivo è vero, ma ha reso il mio lavoro più difficile perchè - così come per le ciliegie nel post primaverile - è stato difficile trovare ricette salate interessanti per frutta che solitamente la gente gode molto mangiare da sola, semplicemente.  

La frutta estiva è frutta molto ricca di acqua, spesso a basso carico glicemico, mi è capitato in passato di trovare molt* dietist* e nutrizionist* redarguire sul consumo di frutta estiva perché "è un attimo che di cocomero ne mangi mezzochilo", ecco la mia personale opinioni è che da quel genere di professionisti è bene stare lontani perché nessuna dieta è mai fallita perché di mangia troppo cocomero, semmai il problema è a monte su come si gestisce il cibo, ma ovviamente è molto più difficile che accusare il povero cocomero. 

Se volete provare a utilizzare la frutta in modo diverso dal solito, quella estiva è perfetta da mettere nelle insalata per renderle un po' più interessanti: tagliatela a dadini, a carpaccio, o a fette, provate a grigliarla per esaltare il sapore e non tornerete indietro. Se siete così fortunati da avere alberi da frutto e siete così carichi di susine o pesche da non sapere cosa farci, una buona composta è sempre un'ottima idea. Basterà cuocere la frutta con poco zucchero in un tegame insieme a qualche aroma e poi trasferirla i barattoli ermetici, non è una marmellata quindi non dura mesi, ma un paio di settimane sì, e non avete il dramma della sterilizzazione dei vetri. 

Recap di quello che troverete per ogni frutto estivo, così sapete cosa aspettarvi

Per ogni frutto primaverile troverete: 

  • una breve intro sul frutto 
  • una ricetta inedita con foto
  • una ricetta-idea “poco dolce” nel senso di un dolcetto leggero con quel frutto, per non escludere del tutto i dolci 
  • una ricetta-idea gustosa, per accontentare i più golosi 
  • una ricetta-idea veloce, dolce a salata 
  • il link a un paio di ricette sul blog  (spoiler: in realtà qui sono molti di più!)
  • il link a due blog “amici” con una ricetta con quel frutto* 

*Piccola nota a margine: scelgo di condividere link solo a blog post e non a post social perché so quanta cura e importanza ci sia dietro un post, e voglio premiare chi fa le cose bene, con impegno e cura, non cedendo alla necessità di "tutto subito" che ci impongono i social. 

NB per "le altre ricette" con quel frutto cliccate sulla foto corrispondent, vi si aprirà la ricetta in una scheda

ANGURIA

Partiamo dall'anguria perché a mio parere in Italia (curiosamente come in Giappone) rappresenta il frutto simbolo dell'estate.  Addirittura Pablo Neruda vi ha dedicato un'ode, Oda a la sandía. (No, non staremo qui a discutere se sia più corretto chiamarla anguria o cocomero). Onnipresente a picnic e grigliate è molto amata e diffusa, sia nella forma ovale, sia nella forma classica, per non parlare delle angurie baby, sempre più diffuse ora, per l'innegabile comodità (e infatti io compro solo quelle). Il vero e unico problema dell'anguria è che se siete in due o in tre in famiglia, anche comprandone solo metà - come spesso sono soliti offrire i fruttivendoli d'estate - si finisce a mangiare anguria per quattro giorni di fila per consumarla tutta, fino a che passa la voglia. Per questo è uno dei frutti secondo me più interessanti da utilizzare in cucina in insalate e piatti salati, in modo da sfruttarla appieno. Io gli ultimi pezzetti avanzati alla fine li congelo sempre: li butto poi nel frullatore insieme a limone e acqua per una bella bibita fresca e rinfrescante. Per quanto riguarda gli abbinamenti, essendo imparentata con cetriolo e melone, utilizzando quelli andate sul sicuro, così come con feta e formaggio di capra, che ben compensano la sua naturale dolcezza. Per quanto riguarda i condimenti invece, provate oltre a lime, limone e menta anche coriandolo e peperoncino! 

Una ricetta poco dolce con l'anguria: LIMONATA ANGURIA E MELISSA 

In un frullatore potente frullate 300 g di anguria con il succo e la scorza di un limone non trattato, qualche foglia di melissa e 3 cucchiai di miele o di eritritolo. Frullate e versate in bicchieri pieni di ghiaccio decorando con fettine di limone

Una ricetta gustosa  con l'anguria: BISTECCHE DI ANGURIA 

Tagliate la polpa dell'anguria in fette spesse circa un cm e mezzo, condite con sale, pepe e spennellate di burro o di olio. Lasciate marinare in frigo per un paio d'ore poi piastratele su una padella ben calda e completate con della glassa balsamica (Da un'idea di @unasnob)

Una ricetta veloce con l'anguria: SPIEDINI GRIGLIATI CON FETA E MENTA

Ricavate dei cubetti grandi 1 cm dalla feta e dalla polpa dell’anguria, inseriteli nei bastoncini per spiedini, conditeli con olio evo, limone, pepe e menta fresca e grigliateli molto velocemente su griglia ben calda 

Altre ricette con l'anguria 

Impossibile non provare la "pizza" di anguria di Fancy Factory, ma meravigliosa anche l'insalata di couscous con anguria e feta di Carlotta e il Bassotto! 

Tre bicchieri di virgin frozen margarita all'anguria con fette di lime come decorazione
Virgin margaritas all'anguria
Vassoio di tacos di pesce con salsa di anguria, mais e melone
tacos di pesce con anguria, melone e mais
come utilizzare l'anguria in cucina
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TEMAKI DI NORI CON FINTO POKE DI ANGURIA

Porzioni 2 persone

Ingredienti

Per il finto poke d’anguria

  • 300 g di anguria soda compatta, rossa e fredda (peso al netto degli scarti)
  • 1 cucchiaio di olio di sesamo tostato o evo
  • 1 pezzetto di zenzero grattugiato
  • 1 cucchiaio di mirin
  • 1 cipollotto tritato fine
  • 2 cucchiai di tamari o salsa di soia

Per i temaki di nori:

  • 4 fogli di nori
  • riso sushi già cotto
  • cetrioli tagliati a fettine
  • 100 g di edamame surgelati
  • Semi di sesamo neri o normali
  • un pezzetto di alga wakame secca o altre nori
  • una manciata di noci di macadamia o mandorle

Istruzioni

  • Tagliate l’anguria a cubetti di 1 cm di grandezza e lasciatela marinare in frigo nella marinatura per circa mezzora
  • Lessate gli edamame per circa 7 minuti o finchè non sono teneri, salateli e lasciateli raffreddare
  • Tostate le noci di macadamia e tritatele insieme alle alghe in un minipimer o tritatutto
  • Tagliate i fogli di nori in 4 quadrati

Per servire

  • Scolate l’anguria dal liquido in eccesso e unitevi il cetriolo e gli edamame
  • Allestite la tavola in maniera che ognuno possa formarsi il proprio temaki: servite il poke di anguria in una ciotola, il riso in un’altra, i foglietti di nori in un piatto e accanto due ciotole con il mix di noci di macadamia e alghe e i semi di sesamo
  • Per comporre un temaki: mettete una cucchiaiata di riso al centro di un foglio di nori, aggiungete una cucchiaiata di poke e una spolverata di noci, alghe e sesamo, arrotolate alla buona come un tacos e mangiate immediatamente

MELONE

Dopo l'anguria, ovviamente il melone. Prosciutto e melone si contende con la caprese il primato di piatto più diffuso (e bistrattato) sulle tavole italiane (e non) d'estate. In realtà quando si parla di melone ci si riferisce a diverse varietà: abbiamo il melone retato, quello più diffuso sulle nostre tavole, dalla buccia con i classici solchi verdi trasversali e dalla polpa arancione e succosa; c'è poi il melone cantalupo, anch'esso molto diffuso, dalla polpa più soda e meno intensa; ma non dimentichiamoci anche il melone verde o honeydew (che io adoro ma non trovo mai) proveniente da Algeria e Francia che matura invece d'inverno; e il cosiddetto melone d'inverno, dalla polpa chiara e dalla buccia gialla, che si può trovare tra settembre e novembre ma che si conserva benissimo per mesi e mesi.   Se siete stanchi di prosciutto e melone vi capisco, è un frutto amatissimo ma davvero poco usato in cucina, io vi consiglio di abbinarlo a formaggi freschi (ricotta, mozzarella o burrata) o erborinati o di capra, ma anche ai frutti di mare e salmone!  Piccola curiosità, se avete mai mangiato il barattiere o carosello, sappiate che sono di fatto una varietà di melone che viene consumata immatura! 

 

Una ricetta poco dolce con il melone: GELATINI DI MELONE E MASCARPONE

Frullate 200 g di melone con 100 g di mascarpone fresco, 100 ml di latte intero e  due cucchiai di miele e versate il composto negli stampini per ghiaccioli, mettete in freezer e aspettate 6 ore che si solidifichino 

Una ricetta gustosa  con il melone: TARTARE DI SALMONE E MELONE

Prendete un filetto di salmone abbattuto da e tagliatelo a tartare, unitevi poi uguale quantità di melone bianco fresco tagliato a dadini. Condite con  olio evo, lime, semi di sesamo e zenzero grattugiato, servite freddo con pane carasau a scaglie

Una ricetta veloce con il melone: A CARPACCIO

Tagliate il melone a fettine il più possibile sottili, disponetele su un piatto e condite con olio evo, succo di limone, origano fresco, feta sbriciolata e pepe di sichuan 

Altre ricette con il melone

Trovare insalate di melone in giro non è difficile, quindi io vi segnalo invece il gazpacho di melone di Francesca di The bluebird Kitchen e la tartare di melone e speck (ovviamente) di Stefanon Cavada 

Insalata di anguria melone e cetrioli con spiedini di verdure, low cal e low fat, senza glutine e latticini
spiedini di pesce con insalata di anguria e melone
come cucinare i cetrioli - insalata piccante di cetrioli e melone
insalata messicana di cetrioli e melone
come utilizzare il melone in cucina
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VIRGIN MARGARITAS AL MELONE

Porzioni 3 bicchieri

Ingredienti

  • Mezzo melone congelato a cubetti
  • 30 ml di succo di lime
  • 1 cucchiaio di sciroppo d’agave
  • Acqua frizzante qb
  • Menta e lime per decorare
  • Sale e zucchero per guarnire

Istruzioni

  • In un frullatore potente mettete il melone, l’agave e il lime.
  • Frullate e aggiungete poca acqua frizzante alla volta, fino a ottenere una consistenza omogenea, liscia ma non liquida
  • Versate in un piattino qualche cucchiaio di sale e di zucchero
  • Passate il bordo dei bicchieri con uno spicchio di lime e poi passatelo nella miscela di sale e zucchero per ottenere la classica decorazione
  • Versate il margaritas al melone nei bicchieri

FRUTTI DI BOSCO 

Raccolti in un'unica macro categoria perché gli usi sono spesso simili, anche se ogni frutto ha le sue caratteristiche organolettiche, e peculiarità botaniche distintive. Solitamente nel gruppo oltre ai classici mirtilli, lamponi e more, si includono anche le meno conosciute more di gelso, il ribes rosso o bianco, le bacche di sambuco e l'uva spina.  Sono tutti frutti di piccole dimensioni, accomunati per l'alto contenuto di antiossidanti, e per la versatilità in cucina.  La gran parte dei frutti di bosco presenti sui banchi dei supermercati sono coltivati, ma ne esistono varietà selvatiche, solitamente più piccole, meno dolci, ma anche più saporite. Uno dei ricordi di infanzia più radicato in me sono le composte veloci che facevamo in casa in montagna con le more selvatiche che andavamo a raccogliere a borso del sentiero verso un torrente vicino. casa.  Se vi capita di trovare i mirtilli selvatici fatene incetta perché sono veramente una rarità che merita di essere provata. Sono purtroppo anche uno dei frutti che viene venduto quasi sempre in confezioni di plastica, il che è un peccato che spero trova una soluzione al più presto.  Non lasciatevi tentare dai mirtilli e le more in vendita a novembre: sono di serra o provengono dal sud America. Piuttosto, fate come me e fate incetta di frutti di bosco quando sono di stagione, italiani, e relativamente poco costosi, lavateli, lasciateli asciugare, disponeteli su un vassoio e metteteli in freezer, una volta congelati potete trasferirli in un contenitore o sacchetto più comodi. Congelati in questo modo rimangono ben separati e potete utilizzarne anche solo un cucchiaio alla volta. 

Una ricetta poco dolce con i frutti di bosco: CRUMBLE AI FRUTTI DI BOSCO

Disponete in una piccola pirofila 500 g di frutti di bosco mescolati a scorza di limone e due cucchiai di farina, in una ciotola mescolate 100 g di fiocchi d'avena con 50 g di mandorle a scaglie, 50 g di olio di cocco o burro fuso, 50 g di miele e un cucchino di cannella. Cospargete i mirtilli con il crumble e infornate a 180° per 35 min. Servite caldo a cucchiaiate con yogurt 

Una ricetta gustosa  con i frutti di bosco: GRILLED CHEESE CON MORE

Tagliate due fette di pane non troppo sottili, farcitele con brie di capra, basilico e more e grigliate il panino su griglia ben calda 

Una ricetta veloce con i frutti di bosco:  FRULLATO DA COLAZIONE

In un frullatore potente frullate una tazza di frutti di bosco misti congelati, mezza banana congelata, una manciata di spinaci novelli freschi, 2 cucchiai di burro di mandorle, due datteri di medjoul e bevete immediatamente 

Altre ricette con i frutti di bosco 

Giulia di Jul's Kitchen ha nel suo arsenale una schiacciata alle more che vorrei un sacco provare prossimamente; poi vi segnalo queste incredibili tartine di ricotta montata e more di Giovanna Hoang

cheesecake vegana frutti di bosco e cioccolato
Mini plumcake ai mirtilli e limone con olio extravergine su un tagliere con gli stampi
Plumcake ai mirtilli, yogurt, limone e olio evo
Muffin al tè matcha e lamponi | senza zucchero
Muffin al tè matcha e lamponi | senza zucchero
Insalata di riso nero e salmone con mirtilli e zucchine marinate
Insalata di riso nero, piselli, salmone e mirtlli
come utilizzare i frutti di bosco in cucina
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SALMONE ARROSTITO A BASSA TEMPERATURA AI FRUTTI DI BOSCO

Porzioni 4

Ingredienti

  • un filetto di salmone da 600 g
  • 400 g di frutti di bosco misti
  • ½ cipolla rossa
  • finocchietto o aneto o erba cipollina freschi
  • basilico fresco

Per la vinaigrette:

  • 1 cucchiaino di sumac
  • il succo e la scorza di mezzo limone non trattato
  • 1 cucchiaino di miso d’orzo o di ceci o shiro miso
  • 2 cucchiai di sciroppo’ acero
  • 2 cucchiai di olio evo

Istruzioni

  • Unite gli ingredienti della vinaigrette ed emulsionateli
  • Condite con due cucchiai di vinaigrette i frutti di bosco lavati e asciugati
  • Con il resto della vinaigrette condite il salmone e lasciatelo marinare per 20 minuti in frigo
  • Cospargete il salmone con le erbe aromatiche, la cipolla tagliata a fettine sottilissime e i frutti di bosco
  • Infornate a 140° per circa 30 minuti o finché l’interno non sia cotto ma ben rosato e morbido
  • Soffriggete le foglie di basilico i un filo d’olio e aggiungetele al momento di servire

Note

Se il salmone a filetto è molto spesso potrebbe essere necessario prolungare la cottura

PESCHE

Quest'anno ho mangiato più pesche che in tutti gli anni passati. Tra tutti i frutti estivi trovo sia uno di quelli "più facili" perché costano poco, sono di dimensioni ridotte - al contrario di anguria e melone - e sono perfette da inserire anche nelle ricette salate. Grigliate vanno bene ovunque, in qualsiasi insalata, soprattutto abbinate a prosciutto o formaggi freschi e stagionati.  Provate a condirle con abbinamenti inconsueti, con coriandolo e zenzero, o balsamico e pepe nero per un'insalata di frutta diversa dal solito. Per quanto riguarda le varietà, se siete persone che poco apprezzano la frutta e si stanno sforzando di introdurla nella propria dieta, vi consiglio sicuramente di partire con le pesche noci (o nettarine) prive di peluria esterna, perché sono più "facili" da trattare in cucina e sicuramente più comode. Io preferisco quelle normali solo quando le faccio macerate con fava tonka e melissa, perché risultano più succose. Per quanto riguarda la distinzione tra pesche bianche e gialle penso sia più che altro questione di gusto personale (e disponibilità) personalmente trovo che le pesche gialle siano più dolci mentre quelle bianche più delicate e quindi adatte ad abbinamenti meno aggressivi. Da segnalare anche la pesca tabacchiera, bianca e schiacciata, molto usata nei drink, e la percocca, incrocio tra pesca e albicocca. 

Una ricetta poco dolce con le pesche: ARROSTITE ALLO YOGURT E TIMO

Tagliate a metà due pesche, cospargetele con cannella, timo e zucchero muscobado, infornatele a 200° per 15/20 minuti e servite con una cucchiaiata di yogurt geco full fat condito con vaniglia e miele 

Una ricetta gustosa con le pesche: IN INSALATA CON HALLOUMI E CROSTINI

Friggete qualche fetta di halloumi e serviteelo insieme alle pesche a fettine e crostini di pane croccante 

Una ricetta veloce con le pesche: “SALSA” DI PESCHE PER CARNE

Tagliate delle pesche gialle a cubetti, unitele a cipolla rossa tritata e conditele con olio evo, succo di lime, peperocino e coriandolo. Usate il risultato per accompagnare maiale o petto di pollo alla griglia 

Altre ricette con le pesche 

Ho due proposte particolarmente interessanti con le pesche per voi: i mitici Gnambox ci propongono un abbinamento insolito con questi crostoni con pesche e crema di piselli e ricotta.  La mia amica Marta di Marta's Plants invece si è inventata un'insalata di verdure estive, quinoa, pesche grigliate e salsa ai lamponi 

tTè freddo alle pesche e frutto della passione con ribes e menta
Tè freddo alle pesche, ribes e passion fruit
Galette senza glutine alle prugne e pesche senza burro e con poco zucchero
galette alle pesche e alle prugne
Insalata di bulgur e pesche grigliate, rucola, vinaigrette
insalata di bulgur e pesche grigliate
come cucinare i pomodori - carpaccio di pomodori pesche e burrata
carpaccio di pesche e pomodori
come utilizzare le pesche in cucina
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INSALATA DI PESCHE GRIGLIATE, RUCOLA MAIS E BRESAOLA

Porzioni 2

Ingredienti

  • 1 pesca gialla
  • 1 pesca bianca
  • 1 pannocchia fresca
  • 2 cetrioli freschi
  • rucola fresca
  • bresaola tagliata sottile

Per condire:

  • il succo di mezzo limone
  • 1 cucchiaino di senape
  • 2 cucchiai di olio evo
  • abbondanti foglie di basilico
  • sale

Istruzioni

  • Tagliate i cetrioli a fettine sottili
  • Tagliate a fette le pesche e grigliatele su una griglia ben calda
  • Bollite la pannocchia fresca o cuocetela al microonde a 650W per 6 minuti
  • Grigliate anche la pannocchia e tagliatela per ottenere solo i chicchi
  • In un piccolo tritatutto o minipimer frullate tutti gli ingredienti del condimento
  • Unite le pesche grigliate ai chicchi di mais, alla rucola e ai cetrioli
  • Condite con il condimento frullato e aggiungete qualche fetta di bresaola arrotolata

PRUGNE

Innanzitutto, prugne o susine?? Leggo che per susine di intende di solito il frutto fresco e per prugne quello essiccato, ma nella mia esperienza personale non la trovo una distinzione molto in uso. Io ho invece sempre chiamato susine le varianti più oblunghe delle prugne, dall'esterno viola scuro e dall'interno giallo con tendenze al verde.  Ma in realtà di frutti di Prunus Domesticus o Salicina in Italia ne esisto un incredibile numero di varietà, sia per aspetto che per sapore: le mie preferite sono le sangue di Drago, viola intenso all'esterno e scarlatte all'interno. La cosa bella delle prugne è che, davvero, ogni varietà può essere più aspra, acidula o dolce, quindi ognuno può trovare la propria preferita.  Inoltre, proprio per queste sue caratteristiche organolettiche, è un frutto che si presta bene sia ai dolci (marmellate e composte, crostate, torte morbide) che ai salati (chutney, insalate, e nell'immancabile abbinamento con prosciutto o bacon, oltre che a molti arrosti di maiale). Il giusto frutto con cui concludere questo post perchè la sua stagionalità è a cavallo tra estate e autunno: infatti è possibile trovarlo sui banchi di frutta fino a fine ottobre!

Una ricetta poco dolce con le prugne: GALETTE SENZA ZUCCHERO 

Seguite questa mia ricetta, sostituendo semplicemente le fragole con prugne sode ma succose. 

Una ricetta gustosa  con le prugne: TART SALATA CON SPECK E PECORINO

Dispone su una sfoglia già pronta (provate la finta sfoglia, scorrete fino alla ricetta degli stuzzichini di finta sfoglia qui) del rosmarino tritato e delle scaglie di pecorino, poi degli spicchi di prugne sode e completate co dadini di speck. Infornate a 220° per circa 25/30 minuti

Grigliate qualche fetta di pane casereccio, poi disponetevi sopra delle fette di prugna 

Una ricetta veloce con le prugne INSALATA ALLA OTTOLENGHI (tratta dal libro Flavour)

Tagliate 4 prugne a spicchi, tagliate anche 8 pomodori pizzutello in quarti, condite il tutto con 2 cucchiai di tamari, un cucchiaio di salsa di pesce, due cucchiai di olio evo, due cucchiai di aceto di riso, coriandolo fresco e zenzero grattugiato. Cospargete di alga nori a pezzettini 

Altre ricette con le prugne 

Volete provare una torta diversa dal solito? Lucia e Claudiu di Frollemente propongo una crostata alla cannella con prugne, uva e sciroppo allo cherry. Volete il salato? Ecco Rossella Venezia con questa insalata di susine, mozzarella e prosciutto marinato.

Filetto di maiale ripieno di prugne arrostito con patate e contorno di salsa di prugne
Filetto di maiale ripieno di prugne
torta di prugne fresche senza burro rovesciata e morbida
Torta di prugne senza burro
simil chutney di prughe e cipolle rosse
Finto chutney di prugne
come utilizzare le prugne in cucina
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INSALATA DI PRUGNE, SONGINO E FORMAGGIO DI CAPRA

Porzioni 2

Ingredienti

  • 5 prugne sode
  • songino o valeriana
  • 120 g di formaggio di capra morbido
  • 30 g di mandorle a lamelle tostate
  • 1 cucchiaino di scorza di limone
  • una manciata di foglie di menta

Per il condimento

  • 2 cucchiai di aceto di lamponi
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • 1 cucchiaio di miele
  • sale e pepe di sichuan

Istruzioni

  • Tagliate le prugne a fettine o cubetti, unitele al songino e le lamelle di mandorle nel piatto di portata
  • Unite il formaggio di capra a cucchiaiate
  • Emulsionate gli ingredienti del condimento e cospargetevi l’insalata
  • Aggiungete scorza di limone e menta fresca e servite subito

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"Alfredo" pasta al cavolfiore e formaggio di capra https://www.mangioquindisono.it/alfredo-pasta-al-cavolfiore/ https://www.mangioquindisono.it/alfredo-pasta-al-cavolfiore/#respond Thu, 07 Feb 2019 09:01:34 +0000 https://34.175.49.9/?p=4504 The post "Alfredo" pasta al cavolfiore e formaggio di capra appeared first on Mangio quindi Sono.

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"Alfredo" pasta al cavolfiore, la versione più sana della pasta ai quattro formaggi

Avete voglia di pasta ai quattro formaggi? O di pasta al burro? Conoscete il classico italo americano, l'Alfredo pasta? Ecco, qui trovate la ricetta di una pasta al cavolfiore, super cremosa, un comfort food perfetto per queste giornate invernali, che alla fine altro non è che una finta pasta ai quattro formaggi, ben più leggera e sana, ma ben godibile! Niente panna ovviamente, ma formaggio di capra e appunto crema di cavolfiore

Che cos'è l'Alfredo pasta e perchè l'ho trasformata in pasta al cavolfiore

Ormai rivisitare ricette Americane o Italo Americane (che di italiano non hanno niente) in chiave sana è diventato un mio hobby. Non so se vi ricordate della Caesar Salad ai carciofi con salsa super light o della Waldorf Salad con orzo, porro e pollo, ma vi consiglio di andare a dare un'occhiata. Se conoscete la caesar e la waldorf probabilmente conoscerete anche le "Fettuccine Alfredo" o Alfredo pasta più generico, che spesso compare sui menu statiunitensi. Se non avete questo dubbissimo privilegio vi svelo l'arcano segreto dell'alfredo pasta che  è  un po' come il gatto di schrodinger: in Italia esiste e non esiste contemperaneamente.  Sì perchè la versione italo americana è un mappazzone a base di panna liquida, dubbi formaggi stagionati, una tazza di burro (non sto scherzando) che vanno a condire un formato lungo di pasta definito sempre e comunque fettuccine. Niente di granchè italiano, forse è paragonabile a una pasta ai quattro formaggi fatta con un roux bianco ma senza farina, insomma un po' un mescuglio, ma l'Alfredo pasta in effetti in Italia esiste davvero! E' una ricetta dei primi del 900, pare inventata da tale Alfredo di Leio a Roma, in cui delle fettuccine (vere, all'italiana) vengono condite come un'emulsione di burro e parmigiano che funge da condimento cremoso (qui tutta la storia suggestiva!) Insomma è la versione fatta come si deve della pasta al burro!

Piatto con tre nidi di spaghetti conditi con salsa bianca al cavolfiore e pezzi di formaggio di capra nello sfondo

Ora, non so voi cosa ne pensiate della pasta al burro (io: cibo degli dei e del diavolo tentatore) o della pasta ai quattro formaggi (io: il piatto che amo di più al mondo e che per ovvi motivi non mangio dal 2017 praticamente) ma possiamo tutti convenire si tratti di piatti piuttosto pesanti, che coniugano tanti tantissimi grassi (per di più saturi) a altrettanto tanti carboidrati, e dunque non propriamente sani nè tanto meno dietetici (ma quanto è buona la pasta al burro quando si è malati??). Circa un anno fa ne avevo provato a fare una versione più leggera e sana con la salsa fatta da verdura e formaggio di capra, una pasta al cavolfiore alternativa, super super semplice, che avevo postato in tutta la sua bruttezza nelle stories di instagram e nonostante il piatto sembrasse cibo prevomitato aveva riscosso un discreto successo stando ai messaggi che mi avevate mandato! Ho sentito quindi l'esigenza dettata dal mio ego e dalla mia autostima, di rifare questa pasta al cavolfiore che mima l'alfredo pasta o la pasta ai quattro formaggi, per postarla qui in tutta la sua magnificenza con foto che le rendessero giustizia! 

Io ho usato la pasta FiberPasta, perchè la trovo meravigliosa: ha una formulazione e una lista ingredienti che la rende simile alla pasta integrale in termini di impatto sulla glicemia e la digeribilità, ma - ed è questo il vero motivo per cui l'ho scelta - è veramente buonissima, io non sono un'amante della pasta in sè ma questa la adoro anche scondita, incredibile! (NB non si tratta di un post sponsorizzato, è semplicemente un prodotto che trovo molto valido!)

A chi è dedicata questa alfredo pasta al cavolfiore?

  • a chi adora la pasta ai quattro formaggi ma non vuole esagerare con i grassi e vuole rimanere leggero
  • a chi vuole far mangiare il cavolfiore ai bambini e non sa più cosa inventarsi
  • a chi ha mangiato la pasta alfredo negli stati uniti e non gli è piaciuta 😀 

Ed ecco la ricetta!

"Alfredo" pasta al cavolfiore
Serves 2
Per la salsa
  1. 1 cavolfiore medio (circa 500 gr)
  2. 100 gr di ricotta di capra
  3. 1 bicchiere di latte
  4. 1 spicchio d'aglio (o un cucchiaino di aglio essiccato)
  5. una punta di cucchiaino di noce moscata
  6. 1 cucchiaino di foglie di timo fresche
Per la pasta
  1. Pasta lunga integrale o a basso indice glicemico o la vostra preferita
  2. ricotta di capra stagionata o altro formaggio di capra stagionato
  3. pepe nero macinato fresco (per me affumicato)
  4. foglioline di timo
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Instructions
  1. Tagliate il cavolfiore a cimette e fatelo cuocere al vapore per 12 minuti
  2. Frullate il cavolfiore con il latte, l'aglio, il timo e la noce moscata fino a ottenere una crema fluida (eventualmente allungate la salsa con un po' di latte)
  3. Trasferite la salsa in un tegame e fate sobbollire per qualche minuto mescolando ogni tanto, spegnete il fuoco e a fuoco spento aggiungete la ricotta, sciogliendola bene
  4. Regolate di sale e pepe
  5. Cuocete la pasta al dente in abbondante acqua salata, scolatela tenendo da parte un mestolo di acqua di cottura
  6. Condite la pasta con la salsa al cavolfiore allungata eventualmente con l'acqua di cottura
  7. Spolverate di formaggio stagionato, timo e pepe nero e servite caldo
Notes
  1. La ricotta stagionata di capra è molto salata quindi se usate quella tenetene conto quando usate il sale
  2. La salsa si può congelare
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Tutti i trucchi e i segreti per ottenere una pizza di cavolfiore che non sembri cibo premasticato

Venghino venghino i signori scettici perchè questa pizza di cavolfiore con pesto di basilico, porcini grigliati, formaggio di capra e mais dolce è veramente buonissima!

La cosiddetta "pizza del cavolo" è un trend in ascesa negli ultimi anni, e il doppio senso nel nome è una casualità piuttosto beffarda perchè ho visto di tutto riguardo la pizza di cavolfiore e so che spesso è una sfida mica da ridere, sia intellettuale (ma come? il cavolfiore... nella pizza?? Nemmeno sulla, addirittura dentro!?) sia pratica, perchè trovare una ricetta che funzioni, e funzioni davvero, è difficile.

Impasto per la base di cavolfiore della pizza
Strizzate strizzate strizzate

Ecco i trucchi sine qua non per la riuscita della vostra pizza di cavolfiore:

  1. cuocere il cavolfiore (non so perchè ma molta gente lo usa crudo direttamente nell'impasto, ma non funziona perchè cuocendo in forno rilascia i suoi liquidi con il risultato di una pappetta informe)
  2. cuocerlo già tritato e non intero 
  3. strizzarlo benissimo
  4. strizzarlo davvero benissimo
  5. usare l'uovo nell'impasto
  6. non unire le farine (di ceci o di mandorle etc) ma un latticino cremoso
  7. cuocerla prima "in bianco" e poi aggiungere il topping

Formazione della base della pizza al cavolfiore
Compattate bene con le mani

Ora, mi rendo conto che il numero 6. creerà problemi ad alcuni perchè rende la ricetta non paleo-friendly, però purtroppo ad ora non ho ancora trovato un degno sostituto del formaggio di capra nell'impasto! La buona notizia invece è che se siete lievemente intolleranti al lattosio potete lo stesso provare questa ricetta perchè il formaggio di capra è low lactose, mi raccomando sempre la scelta dei formaggi deve comunque basarsi sulla qualità della materia prima. 

La pizza al cavolfiore perfetta
Appena fuori dal forno

Piccola precisazione, si chiama pizza di cavolfiore ma NON è una vera pizza. Nel senso che non potete imbrogliare gli amici, non è come mangiarsi una margherita che esce fumante dal forno a legna, è un'altra cosa: è un'alternativa sana low carb e glutenfree per i pasti infrasettimanali (sì perchè io nel weekend una pizza vera con glutine, mozzarella e tutto me la mangio eccome, a scanso di equivoci), un'idea interessante e alternativa per cucinare il cavolfiore. Non è per dire una ricetta come quella dei brownies di fagioli neri, che potete portare a una festa facendo finta di niente e la gente vi mangerà come se fossero chili di burro e cioccolato, questa ve la sgamano subito che non è una pizza e contiene il cavolfiore. Però insomma è buona! Certo è che se odiate a morte il cavolfiore, ecco forse non è la ricetta per voi, se invece non vi dispiace però bollito non vi entusiasma granchè questa potrebbe stupirvi in senso positivo! Ultimo avviso, se avete dei bambini curiosi per il cibo, aperti mentalmente, abituati al cibo sano, questa pizza di cavolfiore (con topping adeguato all'età che i porcini ai seienni non penso piacciano granchè) potrebbero apprezzarvela molto. I bambini invece abituati a cibi confezionati ricchi di grassi e zuccheri difficilmente ve la assaggeranno, io vi ho avvisati!

La pizza al cavolfiore perfetta con pesto, funghi, mais e formaggio di capra

La ricetta con i trucchetti vari l'ho presa qui, l'ho provata con la crescenza morbida di capra e veniva benissimo però ho pensato di alleggerirla con la ricotta al posto della crescenza ed è venuta benissimo lo stesso. Il topping che ha usato lei è salsa di pomodoro + mozzarella di capra, ma per me l'idea di abbinare il  cavolfiore al pomodoro era un abominio quindi ho fatto diversamente (ma mi rendo conto che potrebbe benissimo essere un mio limite mentale, quindi se volete provare magari a voi piace!)

La pizza al cavolfiore perfetta con pesto, funghi, mais e formaggio di capra

Il mais dolce è stata una fortunata coincidenza, perchè avevo in casa delle pannocchie fresche (crude) da un po' e non sapevo cosa farci così ho pensato, perchè no? Pensate che per cuocerle bollendole ci vogliono 40 minuti, mentre al micro ne bastano meno di 10! Comodissimo, e viene buonissimo, dolce saporito, carnoso e non acquoso! 

Fetta di  pizza al cavolfiore  con pesto, funghi, mais e formaggio di capra
Chi ne vuole una fetta?

Pizza di cavolfiore perfetta
Serves 2
Per la crosta
  1. 1 cavolfiore di grosse dimensioni(700 gr circa)
  2. 90 gr di ricotta di capra
  3. 1 uovo
  4. sale e spezie a scelta (per me timo e porcini secchi) 6. 1 cucchiaio di parmigiano (facoltativo)
Per il topping
  1. qualche porcino fresco o qualche fungo portobello
  2. abbondante basilico fresco
  3. mezzo spicchio d'aglio
  4. due cucchiai di pinoli
  5. un filo di olio evo
  6. 100 gr di formaggio di capra stagionato
  7. 1 pannocchia fresca
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Instructions
  1. Pulite il cavolfiore sotto l'acque e togliete le foglie esterne
  2. Tagliatelo in piccoli tocchi, metteteli nel mixer e tritate per qualche secondo fino ad ottenere una sorta di "cousocus" di cavolfiore
  3. Mettete in un tegame alto e largo un dito d'acqua e portate a bollore, poi gettatevi il cavolfiore e cuocete per poco meno di 5 minuti
  4. Scolate in un colino a trame fitte il cavolfiore e strizzatelo in un asciugapiatti per far uscire l'acqua in eccesso
  5. Strizzatelo ancora
  6. Continuate a strizzarlo
  7. Ora unite al cavolfiore accuratamente strizzato l'uovo, la ricotta e il condimento, mescolando bene.
  8. Ricoprite una teglia di carta da forno e ungetela leggermente di olio (o spruzzatela con l'oliera spray)
  9. Stendetevi poi il finto impasto, compattandolo e dandogli forma con le mani, fino a ottenere un disco di massimo 1 cm di spessore (o meno se preferite una pizza più sottile!)
  10. 10. Infornate in forno preriscaldato a 200° per 30/40 minuti (dipendevolmente dalla larghezza della teglia e dunque dallo spessore dell'impasto)
Nel frattempo preparate il topping
  1. Frullate il basilico lavato e asciugato insieme ai pinoli, sale, un filo di olio evo e poco aglio, aggiungendo eventualmente poca acqua fino a formare una crema
  2. Pulite i porcini dalla terra in eccesso con una spugnetta pulita e tuffateli per qualche minuto in una ciotola d'acqua fredda con un cucchiaino di bicarbonato (aiuterà a far uscire i vermi eventuali)
  3. Se avete i portobello potete evitare questo passaggio.
  4. Asciugateli leggermente e tagliateli per il lungo
  5. Grigliate i porcini o i portobello su una griglia ben calda e teneteli da parte
  6. Grattuggiate il formaggio di capra con la grattuggia a trama larga
  7. Disponete la pannocchia privata di involucro e pulita direttamente in microonde e cuocete per 6 min circa a 600W, poi tagliate via i chicchi dal centro fibroso con un coltello ben affilato
  8. Una volta ultimata la cottura della pizza spalmateci sopra la crema di basilico, poi cospargete di formaggio e aggiungete i funghi e i chicchi di mais.
  9. Spruzzate di olio e infornate nuovamente per altri 5/10 minuti finchè non risulta dorata
  10. Lasciate raffreddare leggermente poi tagliate a fette e mangiate!
Notes
  1. Più strizzate pazientmente il cavolfiore più la vostra pizza sarà croccante
  2. State attenti a non scottarvi le mani! Nel caso è un'ottima idea usare i guanti in lattice (io l'ho fatto e aiuta un po'!)
  3. Con queste dosi otterrete due pizze medie come quella in foto, se siete soli dimezzate le dosi!
  4. Usate i topping che preferite
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]]> https://www.mangioquindisono.it/la-pizza-di-cavolfiore-perfetta/feed/ 4 Orzotto agli asparagi al formaggio di capra https://www.mangioquindisono.it/orzotto-agli-asparagi-al-formaggio-di-capra/ https://www.mangioquindisono.it/orzotto-agli-asparagi-al-formaggio-di-capra/#comments Sat, 23 May 2015 08:37:21 +0000 https://34.175.49.9/?p=1205 The post Orzotto agli asparagi al formaggio di capra appeared first on Mangio quindi Sono.

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Catturare l'essenza della primavera: orzotto agli asparagi mantecato al formaggio di capra

Come sempre l'importanza di ingredienti semplici e di qualità, che fanno il piatto da soli


 

Orzotto agli asparagi mantecato al formaggio di capra
Orzotto agli asparagi mantecato al formaggio di capra

Adoro gli asparagi, sanno di primavera, di cielo azzurro e di giornate serene ma non calde, e quando siamo in stagione ne facciamo fuori circa 1,5 kg a settimana in due! Sono buonissimi al forno, con un uovo alla coque o in camicia (e magari una fettina di salmone affumicato, la morte loro!) oppure come condimento leggero per una pasta integrale e qualche legume. Un classico però rimane sempre il risotto con gli asparagi, mantecato con burro e parmigiano, cremoso, sapido al punto giusto, profumato. Dunque ho voluto reinterpretare questo piatto tipico della cucina italiana in primavera in un orzotto agli asparagi utilizzando l'orzo decorticato al posto del riso. 

Non che ci sia qualcosa di sbagliato nel mangiare riso! Anzi, è una fonte di carboidrati veramente ottima (soprattutto il riso basmati o il rosso il nero) ma ogni tanto è bene cambiare anche per sperimentare sapori e consistenza diverse e provare altri cereali in chicchi come miglio, orzo, farro etc, tutti parte della tradizione povera italiana. Ricordatevi sempre però che quando scegliete di comprare il farro o l'orzo dovete cercare la versione "decorticata" e non quella "perlata", che in effetti è più difficile da trovare e richiede qualche cura maggiore nella preparazione. Le versioni decorticate infatti hanno una cottura piuttosto lunga, rimangono molto al dente (aspetto a mio parere del tutto positivo!) e pertanto è opportuno tenere i cereali a bagno in acqua per qualche ora, come si fa con i legumi secchi. Se non doveste trovare la versione decorticata usate quella perlata, omettendo la parte di ammollo e diminuendo il tempo di cottura.

Proprio per via della sua croccantezza residua anche da cotture prolungate mi sembrava interessante usare l'orzo decorticato in versione risottata, ma non ero sicura di poter ottenere la stessa cremosità del risotto tradizionale; dunque ho optato per aggiungere, a fine cottura, una crema di gambi all'orzotto agli asparagi, con qualche grammo di fecola a fare da legante,  trucco che unito alla mantecatura pregiata con il formaggio di capra ha reso questo piatto un gioco di consistenza interessantissimo! 

Gran parte degli ingredienti usati in questo orzotto agli asparagi  provengono dal mercato contadino che si tiene vicino dove abito il mercoledì mattina(ad eccezione dell'orzo e del limone che viene dal giardino dei genitori del mio compagno): produttori locali, alcune cose bio, ottimo rapporto qualità prezzo. Non sottovalutate i mercati come fonte di approvvigionamento di cibo e cercate sempre di instaurare un rapporto di fiducia con chi vi procura ciò che mangiate, perchè ne trarrete notevole beneficio.

 

Orzotto agli asparagi mantecato al formaggio di capra
Orzotto agli asparagi mantecato al formaggio di capra

Per quanto riguarda il brodo mi sento di fare un inciso. Si sente tanto parlare (male) dei dadi da supermercato perchè contengono glutammato: ora, vi dirò chiaro e tondo che il glutammato non uccide, non fa venire il cancro, non rende sterili nè impotenti, ed è largamente presente nelle nostre diete senza nessun effetto, ad esempio il parmigiano reggiano ad esempio contiene dosi non indifferenti di glutammato! (qui ulteriori dettagli sulla questione glutammato). Detto ciò, non sono particolarmente favorevole all'uso prolungato e quotidiano dei dadi da cucina standard perchè comunque contengono tanto sale, e altri ingredienti che danno sapore ma "fittiziamente". Certo sono comodi quando si è stremati da un influenza, soli in casa e si ha solo le forze di accendere il fornello per far bollire l'acqua, e non è certo quest'occasione che compromette la vostra salute! E' altrettanto chiaro che un brodo fatto in casa è assolutamente preferibile, e sicuramente tutt'altra cosa in termini di sapore e valore nutritivo, oltre che facile da preparare e congelabile. Però richiede tempo, che non sempre abbiamo, quindi un ottimo compromesso che ho sperimentato è comprare un dado con ingredienti semplici, in negozi specializzati (non necessariamente bio!) che abbia solo al suo interno verdure, aromi e spezie, sale. Vi assicuro che non vi darà alcun tipo di problema di ritenzione o gonfiore, cosa che molti lamentano con i brodi pronti tradizionali.  Invece se avete l'essiccatore vi consiglio di fare qualche tentativo di autoproduzione di dado liofilizzato d'estate quando ci sono tante belle verdure fresche! 

Se volete un'altra ricetta con le verdure primaverili vi consiglio i miei gnocchi di patate viola e verdure

Orzotto agli asparagi mantecato al formaggio di capra
Orzotto agli asparagi mantecato al formaggio di capra

Orzotto agli Asparagi mantecato con formaggio di Capra
Serves 2
Ingredients
  1. 140 gr di orzo decorticato o perlato
  2. 1 mazzo abbondante di asparagi
  3. 1 cipollotto
  4. un pezzo di formaggio di capra stagionato caprino fresco
  5. brodo
  6. vino bianco
  7. 1 cucchiaino di fecola di patate
  8. basilico fresco
  9. olio evo
  10. sale e e pepe
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Instructions
  1. Lasciate l'orzo decorticato in ammollo per qualche ora, poi scolatelo e fatelo asciugare su un canovaccio
  2. Pulite gli asparagi pelando il fondo con il pelapatate e toglieteli la parte brosa del gambo
  3. Tagliate le punte degli asparagi e metteteli da parte, poi tagliate a tocchetti il resto
  4. Preparate un brodo facendo bollire i fusti degli asparagi in abbondante acqua leggermente salata o in brodo vegetale leggero
  5. Nel frattempo iniziate a preparare l'orzotto versando in un tegame capace due cucchiai di olio evo, aggiungeteci il cipollotto tagliato nemente e fate stufare a fuoco medio, ricordandovi che non deve friggere
  6. Quando il cipollotto è appassito versate l'orzo e fatelo tostare, sfumate con poco vino bianco
  7. Quando il vino è evaporato iniziate a versare un mestolo di brodo alla volta portando l'orzo a cottura lentamente, ci vorranno circa 40
  8. minuti, ma assaggiate continuamente
  9. Quando gli asparagi sono cotti toglieteli dal brodo e teneteli da parte, eventualmente allungando il brodo con ulteriore acqua se non vi sembra suf ciente per l'orzotto
  10. A 10 minuti dalla ne della cottura aggiungete anche le punte degli asparagi direttamente nell'orzotto
  11. Quando l'orzotto è a cottura frullate le code degli asparagi con un minipimer e ottenetene una crema
  12. Aggiungete la crema all'orzo e spolverate con un cucchiaino di fecola di patate
  13. Grattuggiate il formaggio di capra stagionato e aggiungetene un'abbondante manciata sull'orzotto, spegnete, coprite con il coperchio e lasciate qualche minuto a mantecare
  14. Nel frattempo lavorate il caprino con il basilico tritato e un po' di pepe
  15. Impiattate l'orzotto e aggiungete una quenelle di caprino al basilico, completate poi con un lo di olio a crudo e una macinata di pepe fresco
Notes
  1. Se non amate i sapori forti del formaggio di capra potete optare per una mantecatura al parmigiano e una robiola per le quenelle.
  2. Se non trovate l'orzo decorticato usate quello perlato, omettete l'ammollo e riducete a 30 min la cottura.
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