3 ricette per stuzzichini di Capodanno, perfetti per l'aperitivo in versione carne, pesce e vegetariano
Se vi servono idee per degli aperitivi o stuzzichini per Capodanno, io vi propongo tre ricette super chic, ma facili da preparare, uno a base di carne - triangolini di polenta con speck d'anatra e mostarda - uno a base di pesce - salatini di pasta sfoglia con salmone e carciofi - e infine uno vegetariano - tartine di pane di farro con formaggio di capra e cipolle caramellate.
La mia tradizione per il cenone di capodanno: tartine, finger food e appetizer.
Quando ero piccola in casa mia a capodanno c'era un'unica tradizione: le tartine. Secco pan carrè non tostato, spalmato di maionese e salsa rosa, con sopra ritagli di salmone e salumi. Beh sì, a ripensarci mi chiedo per quale motivo abbiamo continuato a ostinarci a servire questi obbrobri in tavola il 31 dicembre, ora non mi sembrano più tanto invitanti, raccontate così, queste tartine. Eppure era uno dei momenti più belli, forse perchè io adoro gli antipasti, forse perchè abbiamo sempre fatto così. Insomma passano gli anni, e le tartine diventano finger food (ci ricordiamo tutti quando verso la fine degli anni 2000 si facevano finger food di ogni cosa, vero? Mai parola più abusata in quel periodo di "finger food") e i finger food diventano presenza imprescindibile di alcune cene da me organizzate, di cui ho testimonianze fotografiche imbarazzanti. Cremine in mini coppette di plastica. Mini tartare su mini piattini di plastica. Panne cotte in bicchierini di plastica. Insomma tanta di quella plastica che era chiaro che il trend non poteva durare. E per fortuna. Ora non mi accontenterei mai della maionese sul pan carrè. Nè dei bicchierini di plastica. Ora ho un palato più affinato (non raffinato, ma proprio più "esperto") e sono fiera di poter dire che le mie capacità di allestire cene e distese di appetizer - il nuovo modo di chiamare le famigerate tartine e finger - sono cresciute esponenzialmente, quindi no, niente tartine tristi di maionese e gamberetti
Le mie proposte di stuzzichini di Capodanno in chiave moderne
Ora in uno stuzzichino voglio poter provare consistenze interessanti, abbinamenti di gusti ragionati e intriganti, non bastano grassi e sale a definire un buon antipasto. Se anche voi siete diventati pretenziosi come me dai vostri antipasti per capodanno, questo è il post che fa per voi. Ho voluto cercare degli abbinamenti che fossero interessanti e non banali, ma non troppo estrosi da diventare difficili da apprezzare, e li ho declinati in tre stuzzichini diversi, uno a base di carne, uno a base di pesce e uno vegetariano, per accontentare un po' tutti. Sono pensati per stupire i vostri ospiti e farvi fare bella figura, non sono stuzzichini del tipo "devo sfamare 30 poveri cristi e voglio spendere il meno possibile e impiegarci 10 minuti" perchè, lo sapete, non è tanto nel mio stile, io preferisco sempre la qualità alla quantità. Per ogni appetizer proposto però, vi lascio anche qualche dritta per farne una versione più veloce, perchè ho pietà per voi e per me stessa. Se preparate questi stuzzichini per capodanno ed è prevista anche una cena seduti contate circa due appetizer a testa di ciascun tipo, se invece organizzate un cocktail party aumentate a 5 e integrate con qualche dip e un tagliere di formaggi e salumi.
Altre idee per stuzzichini e antipasti per Capodanno
Se state organizzando un cenone e state cercando ricette di antipasti per capodanno, non necessariamente tartine, vi propongo una mia selezione di vecchie ricette adatte all'occasione:
- ci sono le tartine di pane nero con carpaccio di manzo e barbabietola al kren, dell'ultimo The Cooks Club, super chic
- vi ricordo l'antipasto più scenografico di sempre: la mia focaccia al nero di seppia con gamberi rossi crudi (ma anche tartare di tonno volendo) e burrata
- se preparate un buffet l'hummus è sempre una buona scelta, qui in due versioni super chic e vestite a festa
- se volete invece un antipasto caldo da servire in tavola ma in versione super healthy e leggera, ecco la mia crema di verdure invernali con salmone e roe
- in tema dip vegetariani vi propongo il mio pesto di cavolo nero da spalmare sui crostini o il mio dip di carciofi da servire con krackers di quinoa (perfetti se avete ospiti intolleranti al glutine!)
- per un cenone di Capodanno versione etnica invece vi segnalo i miei involtini vietnamiti (di grande effetto scenico) con pesce, oppure i miei falafel al forno, se cercate ispirazioni veg.
- per concludere, siete ancora ampiamente in tempo per stupire i vostri ospiti con un filetto di gravlax, salmone marinato alla barbabietola!
Stuzzichini di capodanno: di carne (senza glutine)
Questa è una versione raffinata della polenta con capriolo, diciamolo. Praticamente fate la polenta, ne ricavate dei triangolini e sopra ci mettete dello speck d'anatra con mostarda di fichi, che è la morte sua. Sfizioso e diverso dal solito.
Versione facile e veloce: comprate la polenta precotta
Alternativa: sostituite il petto d'anatra affumicato con speck o prosciutto crudo tagliato al coltello
Triangolini di polenta con mostarda e speck d'anatra
Ingredienti
- 50 gr polenta istantanea
- 600 ml acqua
- 1 presa di sale
- 2 cucchiai parmigiano grattugiato
- 1 noce di burro
- 20 fette di petto d’anatra affumicato
- 2 o 3 fichi in mostarda
- Semi di melograno
- Germogli per decorare - facoltativi
Istruzioni
- Portate a bollore l’acqua, salate e versate la polenta iniziando a mescolare
- Continuate a cuocere mescolando a fuoco medio per ⅝ minuti a seconda delle istruzioni sulla polenta
- Condite c on il parmigiano e poi rovesciate la polenta ancora calda in uno stampo rettangolare oliato in modo che crei uno strato uniforme di circa 1 cm di altezza
- Fate raffreddare per almeno 4 ore in frigorifero
- Sformate poi la polenta con attenzione e tagliatela in triangoli di circa 4 o 5 cm per lato
- Scaldate una noce di burro in una padella e abbrustolite leggermente i triangolini di polenta
- Avvolgete ogni fetta di speck d’anatra con una fettina di fico mostardato e adagiatela sul triangolino di polenta, poi aggiungete i semi di melograno e i germogli
Note
Se avete fretta potete comprare delle fette di polenta già pronte
Se non trovate lo speck d’anatra potete usare un prosciutto tagliato a coltello
Stuzzichini di capodanno: vegetariani.
Avete ospiti vegetariani che sono stanchi di vedersi servite scaglie di parmigiano e pinzimonio agli aperitivi? Questi sono perfetti per loro! Delle tartine di pane di farro - che è sostanzioso come mollica e regge bene come il pan carrè ma è più buono - con cipolla caramellata e palline fatti di formaggio di capra passato in pistacchi e semini. Una goduria per occhi e palato
Versione facile e veloce: comprate la marmellata di cipolle al posto di fare le cipolle caramellate
Alternativa: anche una fettina di chevre al posto della pallina di caprino avrebbe un suo perchè
Tartine al formaggio di capra con cipolla caramellata
Ingredienti
- 1 pagnotta di pane di farro
- 2 cipolle rosse
- 1 cucchiaio di burro
- 1 cucchiaio di zucchero
- 2 cucchiaio di aceto rosso
- Sale e pepe
- 130 gr di caprino
- 70 gr cream cheese o ricotta compatta
- 3 cucchiai colmi di semi di sesamo
- 3 cucchiai colmi di semi di sesamo neri
- 3 cucchiai di pistacchi tritati grossolanamente
- Germogli per servire - facoltativo
Istruzioni
- In un tegame fate stufare le cipolle tritate finemente con il burro e lo zucchero
- Quando iniziano a sfrigolare per bene sfumate con l’aceto e salate
- Continuate a cuocere a fuoco medio finché non diventano caramellate e morbide, eventualmente aggiungendo un paio di cucchiai d’acqua
- Nel frattempo unite il caprino al cream cheese e condite con sale e pepe, lavoratelo con una forchetta
- Unite i semi di sesamo al pistacchio
- Con due cucchiaini formate delle quenelle e fatele cadere con delicatezza nei semini
- Fate rotolare le palline di formaggio nei semini finché non siano ricoperte e con le mani formate delle palline uniformi
- Fate riposare le palline di formaggio in frigo per circa un’oretta prima di servire
- Ricavate delle fette non troppo sottili di pane e con un coppa pasta tagliatene dei dischi
- Passate le tartine di pane di farro al grill per circa 5 minuti
- Su ogni tartina di pane depositate un cucchiaino di cipolle caramellate e completate con una pallina di formaggio
Note
Stuzzichini di capodanno: di pesce.
Questa è la proposta sicuramente più impegnativa perchè la pasta sfoglia di questi salatini di sfoglia con salmone è fatta a mano. Ma prima che sveniate all'idea, sappiate che è una versione "furba" della ricetta originale, ossia la versione di Adriano, celeberrima, che riduce il burro presente nell'impasto e non richiede tutto il procedimento di sfogliatura. Se non l'avete mai provata dovete assolutamente perchè è più difficile da spiegare che da fare, e una volta fatta la prima volta non tornerete più indietro sui rotoli pronti (NdR io detesto la pasta sfoglia pronta, la trovo una pigrizia mentale, e so bene che le tavole delle feste di tutta Italia saranno piene di salatini e grissini fatti di sfoglia, ma amici questo non è cucinare, e combatterò strenuamente per questo ideale!)
Versione facile e veloce: a parte gli scherzi, ovviamente se non ve la sentite comprate pure questi benedetti rotoli di pasta sfoglia già pronta (ma vi avviso, non è così buona come la mia!)
Alternativa: potete usare anche un rotolino di salmone affumicato al posto di quello fresco e sostituire il carciofo con porri saltati
Salatini di sfoglia al salmone e carciofi
Ingredienti
Per la pasta sfoglia furba
- 130 gr di farina 00
- 130 gr di ricotta compatta o cream cheese
- 80 gr di burro freddo
- Timo fresco
- Sale e pepe
- Per servire
- 2 carciofi
- 1 Spicchio d’aglio
- Aneto fresco
- 1 cucchiaio olio evo
- Mezzo bicchiere di vino bianco
- 1 filetto di salmone abbattuto da circa 180 gr
- 1 mandarino
- Roe - facoltativo
Istruzioni
Per la pasta sfoglia furba
- Mescolate la farina con il sale, il pepe e il timo tritato
- Aggiungete il formaggio a fiocchi e il burro tagliato a dadini piccolissimi
- Con una forchetta mescolate per uniformare il più possibile senza “impastare”
- Compattate con le mani in un panetto piuttosto largo, avvolgete di pellicola e mettete in frigo per almeno un paio d’ore
- Prelevate il panetto e su un piano infarinato stendetelo con un matterello fino ad avere circa mezzo cm di spessore
- Disponete il rettangolo che avrete ottenuto in verticale, e procedete a fare le pieghe a tra
- Piegate la parte superiore verso il basso su quella centrale e poi piegate la parte inferiore verso l’alto sovrapponendola alla prima
- Girate l’impasto di 90° per avere ancora una volta il rettangolo in verticale
- Rimettete in frigo per mezzora
- Ripetete l’operazione spianando con il matterello, piegando a tre e girando di 90° altre 3 volte facendo riposare l’impasto per mezzora ogni volta
- Dopo l’ultimo riposo in frigo usando il matterello stendete l’impasto sottile, alto qualche millimetro e ricavatene nei quadratini di circa 4 o 5 cm di lato
Per i carciofi
- Pulite i carciofi tenendo solo il cuore, tagliateli a fette non eccessivamente sottili
- In un tegame fate scaldare l’olio, l’aneto e l’aglio
- Fatevi saltare a fuoco vivo i carciofi, sfumate con il vino e salate
- Abbassate il fuoco e coprite, facendo stufare per circa 10 minuti
Per cuocere i salatini
- Accendete il forno a 200°
- Disponete i quadrati di sfoglia ben distanziati su una teglia ricoperta di carta da forno
- Spennellate con dell’uovo sbattuto e aggiungete su ogni sfoglia una fettina di carciofo
- Infornate per circa 15/20 minuti o finché non saranno sfogliati e coloriti
Per assemblare
- Tagliate il salmone a cubetti di circa 1 cm e marinateli nel succo del mandarino
- Scottateli leggermente - bastano pochi secondo - da due lati
- Depositate un cubetto di salmone su ogni salatino e completate con qualche uovo di salmone e un rametto di aneto
Note
Anche i carciofi possono essere preparati in anticipo
Meglio cuocere i salatini di sfoglia al salmone e carciofi il giorno stesso in cui li servirete, se li preparate la mattina per servirli la sera dategli una scaldata in forno prima di aggiungere il salmone
Potete usare la pasta sfoglia pronta, ma ammettiamolo è tutta un’altra cosa