Crostata vegana al cioccolato e caffè

Un dolce con ingredienti buoni per l'organismo: la crostata vegana al cioccolato e caffè

Attenzione però: sana, diary and egg free ma... non dietetica! Non abusatene!


Crostata vegana al cioccolato e caffè
Crostata vegana al cioccolato e caffè

Dopo una lunga pausa dovuta a feste varie, influenze varie e impegni accademici vari, torniamo con una ricetta goduriosa che avevo in serbo da un po', una crostata vegana al cioccolato e caffè.

Io sono famosa tra amici e parenti per rivisitare ricette classiche in chiave leggera. Quindi i muffin senza burro, il gelato senza panna, i biscotti senza zucchero e via dicendo. Questo vale soprattutto per i dolci perchè zucchero, farina e burro sono gli ingredienti chiave praticamente in ogni preparazione di pasticceria e, manco a dirlo, sono anche i più pericolosi per salute e linea se assunti sconsideratamente. 

Esiste però una ricetta che, non c'è niente da fare, non può essere ricostruita in chiave "light" o ipocalorica o insomma dietetica, non senza snaturarne gusto e prestazioni almeno: la pasta frolla. La pasta frolla è un perfetto equilibrio tra farina, zucchero, burro e uova. Non è una semplice ricetta "a gusto" è chimica e non si può pretendere che togliendo o sostituendo un reagente si possa ottenere lo stesso risultato, giusto? Così è per la frolla. Dunque, ognuno ha la SUA ricetta della pasta frolla, ed è, ovviamente sempre la migliore in assoluto, che si caratterizza essenzialmente per le proporzioni tra le ingredienti (la mia tanto per la cronaca è: 270 farina, 110 zucchero, 130 burro, 1 uovo, 1 tuorlo, pizzichino di sale, vaniglia o limone); ho più volte sentito qualcuno che si lamentava per la quantità di zucchero di una ricetta dicendo che anche diminuendo la quantità di zucchero il risultato era sufficientemente dolce.  Balle. O meglio, sicuramente vero, ma nonostante il gusto non ne risenta, diminuire lo zucchero di una ricetta ne altera la texture in cottura, perchè altera l'equilibrio di reazioni chimiche che avvengono all'interno dell'impasto, compromettendone il risultato finale. Questo per dire che se anche ognuno di noi ha la sua ricetta di pasta frolla, che è sempre la migliore, in realtà alcune ricette sono meglio delle altre perchè le proporzioni sono più azzeccate. 

Come deve essere la pasta frolla: croccante e friabile.

Ecco, senza burro e zucchero non ce la possiamo fare, davvero. E' impossibile. 

Punto due: si può fare una buona pasta frolla vegana? Assolutamente. Il burro si può sostituire con una margarina o il burro di cocco, che ha proprietà molto simili e le uova non sono strettamente necessarie alla riuscita (un pasticcere qui muore con le mie parole, chiedo scusa!). Ma sarà più sana?  Con la margarina non penso proprio, anzi! Con il burro di cocco va già meglio, ma ricordate che lo zucchero non è affatto assente nelle ricette vegane quindi "veg" non è sinonimo di salutare perchè spesso pieno di farine raffinate, zucchero e grassi poco chiari.

Quello che però mi preme di sottolineare come premessa di questa ricetta è che anche utilizzando dolcificanti alternativi (sciroppo d'agave o acero, miele) e burri alternativi  sani (mandorle, cocco etc) potremo avere una crostata con una frolla accettabile per gusto e consistenza ma attenzione: NON SARA' MAI DIETETICA. Deve essere chiaro e cristallino: grassi + zuccheri + farina = non è mai ipocalorico. Mai. Sano sì, non dietetico.

Si può fare una crostata con una base dietetica? Beh sì! Un'impasto alla ricotta ad esempio! Oppure qualcosa di simile a questa crosta in versione dolce. Ma NON sono frolle. E devo ammettere la sconfitta stavolta, non sono nemmeno lontanamente paragonabili alla frolla vera!

Quindi riassumendo:

Pasta frolla vegana: sì, buona (ma non necessariamente sana, e non ipocalorica)

Pasta frolla sana: sì, buonissima (vegana e non, ma sempre non ipocalorica)

Pasta frolla ipocalorica: NO. Non è pasta frolla, magari è buona ma niente a che vedere. Amen.

Crostata vegana al cioccolato
Crostata vegana al cioccolato

E questa crostata vegana al cioccolata dove si inserisce in questo panorama? Nei dolci casualmente vegani - casualmente perchè io non faccio dolci SPECIFICATAMENTE vegani, di solito le uova sono sempre presenti come fonte proteica, ma avendo un'ospite pescetariana ho sperimentato volentieri - fatta con ingredienti sani e positivi per l'organismo, ma che vista la quantità di grassi e zuccheri deve essere sempre e comunque considerata un "treat" (più che un cheat!) cioè una chiccheria da concedersi una volta ogni tanto, in misura limitata, ma con il godimento consapevole di non farci del male.

Ed è buona? Potete scommetterci! La base di finta pasta frolla di questa crostata vegana al cioccolato e caffè è friabilissima e croccante, il ripieno è denso, cioccolatoso e cremoso. Delicious. Per addensarsi a sufficienza va tenuta in freezer per un paio d'ore, poi a temperatura ambiente si scioglie un poco ma senza diventare troppo liquida.

Quindi crostata vegana al cioccolato, senza latticini, senza uova, senza zuccheri raffinati, senza grano, senza soia. Il ripieno è gluten free, e la crosta può essere resa gluten free se usate avena certificata per celiaci. 

Anche in questo caso le foto sono tutte merito della mia amica - nonchè sopracitata ospite pescetariana - Marta Giaccone, fotografa eccezionale. Qui trovate la sua pagina.

L'idea della ricetta, modificata non poi di molto l'abbiamo presa da qui. 


GALLERY

Crostata vegana al cioccolato
Serves 5
Per La Crosta
  1. 100 gr di occhi d'avena
  2. 60 gr di nocciole
  3. 3 cucchiai di malto d'orzo o sciroppo d'acero 50 gr di burro di cocco
  4. un pizzico di sale
Per Il Ripieno
  1. 120 gr di anacardi
  2. 100 gr di malto d'orzo o sciroppo d'acero 80 gr di burro di cocco
  3. 30 gr di cacao
  4. 50 gr cioccolato fondente
  5. mezzo baccello di vaniglia
  6. un cucchiaio di caffè solubile
  7. un pizzico di sale
Per Guarnire
  1. nocciole
  2. cioccolato fondente
  3. burro di nocciole/mandorle/noccioline allungato con latte vegetale
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Per Il Ripieno
  1. Mettete a mollo in acqua gli anacardi per 12 ore
  2. Scolateli e frullateli insieme a tutti gli altri ingredienti a lungo no ad ottenere un composto omogeneo e cremoso; se necessario aggiungete qualche cucchiaio di latte vegetale
Per La Crosta
  1. Accendete il forno a 180°
  2. Nel mixer frullate metà dell'avena e mettetela da parte
  3. Senza pulire il mixer frullate poi le nocciole a farina grossolana, aggiungete il burro di cocco, il malto, il sale e la farina d'avena, frullate di nuovo no ad ottenere un impasto grossolano
  4. Aggiungete il resto dell'avena e frullate di nuovo
  5. Impastate velocemente a mano per compattare
  6. Rivestite di carta da forno le formine in metallo con fondo removibile e stendetevi sopra la pasta con le dita, con cura
  7. Rivestite con un altro foglio di carta da forno e cospargete le crostatine con ceci secchi o fagioli secchi per la cottura in bianco
  8. Infornate per 15 minuti, poi togliete i fagioli e il foglio superiore di carta da forno e cuocete altri 5 minuti
  9. Lasciate riposare completamente
Per Comporre
  1. Versate il ripieno nei gusci di frolla e livellateli
  2. Metteteli in freezer per qualche ora, nchè il ripieno non è suf cientemente duro da essere tagliato
  3. Sformate le crostatine e decoratele a piacere
Notes
  1. Con queste dosi ho ottenuto 4 crostatine monoporzioni e 3 formati mini
  2. Per capire bene come rivestire le formine monoporzione con sfondo rimovibile vi rimando a questa mia precedente ricetta http://www.esteticaedonna.it/tartellette-al-cioccolato-e-frutti-rossi/
  3. Se una volta sformate sono troppo dure tenetele qualche minuto a temperatura ambiente, se sono troppo liquide rimettetele in freezer
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Mangio quindi Sono https://www.mangioquindisono.it/

 

 MANGIO.quindi.SONO

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2 commenti su “Crostata vegana al cioccolato e caffè”

  1. Complimenti per la ricetta. Ho provato a farla gia tre volte ma viste le mie scarse capacita culinarie non esce molto bene .
    Potresti per favore mandarnmene una a casa cosi vedo come dovrebbe essere?

    • Dimmi quali problemi incontri così cerchiamo di risolverli in itinere! Non è una ricetta semplicissima in effetti! Purtroppo temo che la torta non resisterebbe durante il viaggio! 😉

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